Redazione Jamma
Il Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), Roberto Alesse, ha introdotto una riforma significativa sull’utilizzo delle divise da parte del personale, con l’obiettivo di coniugare efficienza operativa, rispetto delle attività economiche e rafforzamento del ruolo istituzionale dell’Agenzia nell’ambito del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF).
La nuova disciplina prevede che, nelle attività di controllo o antifrode svolte fuori dagli spazi doganali, il personale ADM dovrà operare in abiti civili. La misura risponde all’esigenza di tutelare il contribuente e il suo contesto professionale, evitando l’impatto potenzialmente invasivo che la presenza in uniforme può generare nei contesti economici e commerciali. La discrezione sarà dunque una leva chiave per garantire il corretto svolgimento dei controlli senza compromettere la reputazione degli operatori sottoposti a verifica.
Resterà invece obbligatorio l’uso della divisa per il personale non dirigenteimpiegato presso porti, aeroporti, valichi di frontiera e nei controlli sul traffico internazionale di merci e passeggeri. In questi contesti, la visibilità e la riconoscibilità degli agenti sono ritenute essenziali per garantire la sicurezza delle operazioni e dei luoghi di lavoro, oltre che per confermare l’autorità e la funzione pubblica del personale in servizio.
Il provvedimento mira a superare criticità operative emerse negli anni e rappresenta, nelle intenzioni del Direttore Alesse, un passo decisivo verso una modernizzazione dell’immagine e delle pratiche dell’Agenzia, riaffermandone la centralità nel presidio della legalità economica e nella tutela del sistema tributario nazionale. (foto ADM)