“I pazienti presi in carico per gioco d’azzardo patologico nei 3 SerD (Servizi dipendenze) che l’Asst gestisce in provincia di Pavia, nel 2018 sono stati 142, con un aumento negli anni rispetto ai 138 del 2017 e ai 118 del 2016. Sono in netta prevalenza maschi: 115 nel 2018, altrettanti nel 2017 e 100 nel 2016, mentre le donne rispettivamente 27, 23 e 18”. E’ quanto riporta Armando Gozzini, direttore socio sanitario dell’Azienda socio-sanitaria territoriale. “Dati in continuo aumento” come dichiara Mara Azzi, direttore generale dell’Agenzia di tutela della salute di Pavia, motivo per cui la regione Lombardia ha messo a disposizione del territorio pavese 468mila euro.
Infatti secondo quanto emerso in conferenza stampa per la presentazione del nuovo Piano locale, “I pazienti presi in carico nel 2018 sono stati 142, con un aumento negli anni rispetto ai 138 del 2017 e ai 118 del 2016. Sono in netta prevalenza maschi: 115 nel 2018, altrettanti nel 2017 e 100 nel 2016, mentre le donne rispettivamente 27, 23 e 18. Nella suddivisione per fasce d’età dei 142 dell’ultimo anno, i numeri maggiori sono tra i 55 e i 59 anni, 25 pazienti, e sopra i 65 anni, 23; poi 18 fra i 45 e i 49 anni, 17 fra i 50 e 54 anni, 15 fra i 40 e i 44 anni, altrettanti 15 fra i 30 e i 34 anni, 13 fra i 35 e i 39 anni, 8 fra i 60 e i 64 anni, 5 fra i 25 e i 29 anni, 3 fra i 20 e i 24 anni, nessuno sotto i 20 anni. Un dato significativo – prosegue Gozzini – è quello delle modalità di accesso al servizio: dei 142, ben 129 sono stati presi in carico con accesso volontario, altri 6 tramite famigliari, solo 2 tramite medico, altrettanti 2 tramite altri servizi, oltre a 2 in carcere e 1 tramite misure alternative.Il dato dell’accesso volontario però è importante, perché denota la presa di coscienza della malattia e della conseguente necessità di cura”. «Uno dei problemi principali del gioco d’azzardo – conferma Mara Azzi – è che da molti viene considerato un vizio più che una malattia. Dire ‘smetto quando voglio’ è solo un’illusione”.
La Redazione