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Senato, interrogazione Pd a Giorgetti (Mef) su minori e scommesse: ‘Prevista riduzione offerta gioco?’

Dopo la notizia di alcuni minori scovati a giocare in una sala scommesse della Capitale i senatori del Pd-Idp inoltrano un’interrogazione al titolare del Mef chiedendo come intenda contrastare il fenomeno e se nel riordino del gioco fisico sia prevista anche una riduzione dell’offerta di giochi e scommesse.

Scritto da Dd

In vista del cosiddetto riordino del gioco fisico è urgente attuare misure di contrazione o diminuzione dell’offerta di giochi e scommesse che lo Stato, per come è strutturata, non sembra in grado di controllare.

A dirlo è una interrogazione che una serie di senatori del Pd-Idp rivolgono al ministro dell’Economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, in seguito alla notizia che “la Polizia di Stato, durante l’esecuzione di alcuni controlli, ha colto in flagranza ben 14 adolescenti, tra cui alcuni quattordicenni, intenti a scommettere” in una sala scommesse della città di Roma.

I senatori Verini, Sensi, Casini, Parrini, Nicita, Furlan, Camusso, Losacco, Malpezzi, La Marca, Rando, Zambito, Irto, Verducci, Mirabelli, Manca, D’elia, Giacobbe, Rossomando, Basso, Rojc, Alfieri, Martella, Delrio, Bazoli, Giorgis partono dalla considerazione che “nel nostro Paese il fenomeno dei giochi d’azzardo, anche a causa di un’offerta smisurata del mercato, è cresciuto assumendo dimensioni sociali ed economiche considerevoli tanto che, nel 2023, il totale del giocato ha superato il valore di 147 miliardi di euro” e ricordano ched “nella Relazione annuale 2024 al Parlamento sulle dipendenze e tossicodipendenze risulta in ‘forte crescita il gioco d’azzardo tra gli adolescenti. Quasi 1milione 500mila ragazzi, pari al 59percento degli studenti, afferma di aver giocato d’azzardo nella propria vita e 1 milione 300 mila ragazzi (53percento) nel corso dell’ultimo anno. Tra i giochi maggiormente praticati ci sono il Gratta &Vinci (74percento), le scommesse calcistiche (35percento), altri giochi quali poker, roulette e dadi (28percento) e le slot machine/ videolottery (24percento)’.”

E chiedono dunque al ministro se “abbia intenzione di attuare le misure contenute nelle disposizioni approvate dai rami del Parlamento nella XVII Legislatura su giochi e scommesse recanti, tra le altre cose, l’attribuzione della responsabilità condivisa delle inottemperanze ripetutamente rinvenute circa l’accesso a giochi e scommesse con vincita in denaro da parte di minori, non solo all’esercente, ma anche ai concessionari a cui lo Stato ha affidato il ruolo di gestore del comparto” e “se sia a conoscenza del numero delle verifiche effettuate e delle infrazioni di tipo penale e amministrativo riscontrate dalle Autorità preposte durante i controlli di prevenzione e contrasto ai fenomeni delittuosi con particolare riferimento all’accesso minorile ai giochi nel corso degli ultimi 3 anni e se non ritenga di fornire puntuale e dettagliata rendicontazione.”

Chiedono infine “se intenda attuare misure di prevenzione atte a contrastare la reiterazione del fenomeno di accesso al gioco d’azzardo ai minori per mezzo di strumenti di identificazione (tessera sanitaria, tessera del giocatore)” e, “se, in considerazione dei fenomeni degenerativi che l’attuale mercato produce, e in vista del cosiddetto riordino del gioco fisico, non ritenga urgente attuare misure di contrazione o diminuzione dell’offerta di giochi e scommesse che lo Stato, per come è strutturata, non sembra in grado di controllare.”

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