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Stati generali Adm: riordino del gioco, alla ricerca di un punto di equilibrio

Agenzia delle dogane e dei monopoli © Sito ufficiale Adm

Agli Stati generali dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, il 27 giugno, stakeholder a confronto su proposte operative e soluzioni normative per il riordino del gioco pubblico. Il commento del Dg Alesse.

Scritto da Redazione

È tutto pronto, a Roma, per accogliere i partecipanti agli Stati generali dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, in agenda  il 27 e 28 giugno, dalle ore 9, presso la Sala Angiolillo del Palazzo Wedekind, in piazza Colonna n° 366.

L’evento si propone di raccogliere opinioni e proposte formulate dagli stakeholder, pubblici e privati, in relazione a tematiche di particolare rilevanza macroeconomica e di interesse per il contesto nazionale e internazionale.

Si parlerà in primis delle nuove sfide dell’Unione doganale, dall’hub europeo alle forme di partenariato, dell’informatizzazione delle accise a tutela della legalità e a sostegno della transizione energetica, e della riforma dei giochi pubblici, tra esigenze di bilancio, tutela della salute e salvaguardia del comparto economico.

IL COMMENTO DI ALESSE –  Il direttore dell’Agenzia, Roberto Alesse, riassume così gli obiettivi dell’iniziativa: “Ho istituito gli Stati generali affinché l’Agenzia possa dialogare, in modo costruttivo, con la variegata platea dei portatori di interessi che, quotidianamente, si rapportano con noi nell’ambito delle dogane, dei giochi e delle accise . L’organizzazione di questo evento ha impegnato, per quasi un anno e a ogni livello, tutte le articolazioni centrali e territoriali dell’Agenzia che, per la prima volta, hanno saputo creare tra loro una fattiva collaborazione, vale a dire un’interazione tra l’anima internazionalistica delle dogane e delle accise e lo spirito, storicamente monopolistico, dei giochi e dei tabacchi.

La convention – conclude Alesse – si svolgerà, con cadenza annuale, allo scopo di ascoltare e raccogliere opinioni e proposte dai rappresentanti dell’imprenditoria ma anche delle Istituzioni pubbliche e del mondo accademico, in relazione a tematiche di rilevanza macroeconomica e di significativo interesse nel contesto nazionale e internazionale per disegnare, nel rispetto dei vincoli che la materia tributaria impone, un sistema regolatorio il più possibile condiviso”.

I CONTENUTI RELATIVI AL GIOCO PUBBLICO – Ad illustrare i temi che saranno oggetto di analisi e di confronto nel corso della sessione degli Stati generali dedicata al settore dei giochi, nel pomeriggio del 27 giugno, è la stessa Adm in una nota.
La sessione “si prefigge di attenzionare, in primo luogo, nell’ottica del riordino della disciplina di settore, il corretto bilanciamento fra diritto alla libertà di iniziativa economica e diritto alla salute.
A questo proposito, occorre considerare come, in Italia e in Europa, sia molto intenso il dibattito fra i fautori del divieto, o della forte limitazione, del gioco con vincita in denaro regolamentato e coloro che, invece, sostengono l’inutilità delle misure di limitazione fisica o geografica, puntando sull’autoregolamentazione del giocatore; a tal proposito, questi ultimi sottolineano, infatti, che la chiusura del gioco legale comporterebbe l’avanzata del gioco illegale, il quale è totalmente privo di controlli, anche dal punto di vista del gioco responsabile.
Si tratta di due approcci opposti, fra i quali è necessario trovare un punto di equilibrio.
È con questo obiettivo che l’Agenzia propone un approfondimento in cui confrontarsi sull’efficacia delle politiche proibizioniste e del divieto del gioco d’azzardo; su queste basi, si intenderà appurare in che termini tale approccio sia valido nei confronti del rischio da gioco d’azzardo ludopatico.

Al contempo, ci si potrà interrogare su dove porti, viceversa, un modello non controllato e totalmente libero, come può essere quello del gioco illegale. Partendo da queste premesse, nel corso della sessione, verranno analizzate le modalità di raccolta del gioco negli altri Paesi dell’Unione europea.

Infatti, ogni Stato membro ha una diversa regolamentazione del gioco, talvolta molto diversificata e stratificata anche all’interno del proprio territorio nazionale. Appare, quindi, di fondamentale importanza conoscere la regolamentazione del gioco, i limiti esistenti e il coordinamento fra i diversi livelli di governo del territorio, nell’ambito della filiera degli altri Paesi europei, ciò allo scopo di capire quali siano le best practice straniere, per cosi comprendere quali potrebbero essere replicate nel nostro ordinamento.
Analizzate le altre esperienze europee, a conclusione della sessione potranno essere discusse eventuali proposte operative e soluzioni normative per il riordino della raccolta del gioco, alla luce delle esigenze di bilancio.
Ciò avverrà tenuto conto che il Legislatore, come anticipato, è già intervenuto nella materia del gioco online con il decreto legislativo n. 41 del 2024, adottando nuove soluzioni, nonché dettando i principi regolatori anche per la materia del gioco fisico”.

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