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Trento: presentata mozione per attuare interventi per prevenzione e contrasto al GAP

Redazione Jamma

Durante la seduta del 9 maggio, è stato presentato in Consiglio della Provincia Autonoma di Trento la proposta di mozione n. 206 denominata “Prevenzione e contrasto al gioco d’azzardo patologico,

Durante la seduta del 9 maggio, è stato presentato in Consiglio della Provincia Autonoma di Trento la proposta di mozione n. 206 denominata “Prevenzione e contrasto al gioco d’azzardo patologico, con particolare attenzione alle fasce giovanili”.

Presentando la mozione, è stata ribadita la forte preoccupazione nei confronti del fenomeno del gioco d’azzardo in Italia riportando alcuni dati del rapporto pubblicato all’inizio del 2025 da Federconsumatori che “offerto una fotografia dettagliata del fenomeno, analizzando il comportamento dei residenti nei 3.232 comuni italiani con popolazione compresa tra i 2.000 e i 9.999 abitanti. In questi centri, che ospitano il 25,5% della popolazione italiana (circa 15 milioni di persone), il volume lordo giocato nel 2023 ha raggiunto i 17,8 miliardi di euro, pari a quasi il 22% della raccolta complessiva da remoto a livello nazionale”.

Particolare attenzione viene rivolta alle fasce d’età più giovani: “Negli ultimi anni, in tutta la Provincia si è assistito a un abbassamento significativo dell’età di accesso al gioco d’azzardo, favorito dalla facilità di accesso all’azzardo online e da una promozione sempre più pervasiva. Numerosi istituti scolastici hanno segnalato la necessità di interventi mirati, rivolti sia alla prevenzione che alla gestione di situazioni già problematiche. Alcuni progetti educativi già attivi sul territorio – come quelli basati sulle life skills o sulla peer education – hanno mostrato una certa efficacia, ma la crescente esposizione dei giovani richiede un potenziamento degli strumenti di intervento”.

A fronte di tale situazione, il consigliere Michele Malfer – primo firmatario della mozione- ritiene fondamentale prevedere uno stanziamento di risorse da destinare a progetti di prevenzione nelle scuole secondarie di secondo grado gestiti da una squadra di esperti con competenze specifiche sul tema del gioco d’azzardo.

Altro intervento riguarda i servizi sanitari territoriali: è necessario rafforzare l’offerta ambulatoriale per i soggetti che affrontano una dipendenza da gioco d’azzardo.

È stato proposto, inoltre, di differenziare l’offerta in base alla fascia d’età per mettere a disposizione un servizio più mirato in base alle caratteristiche e alle esigenze specifiche.

In particolare, quindi: “il Consiglio provinciale impegna la Giunta provinciale a :

  • promuovere occasioni di confronto e collaborazione tra i principali attori provinciali coinvolti nella prevenzione e nel trattamento del gioco d’azzardo patologico, a partire dal SERD, dai centri alcologici, dalle scuole e dal terzo settore;
  • garantire continuità nella presa in carico delle persone, in particolare curando con attenzione la fase di uscita dalle comunità terapeutiche e il successivo reinserimento sociale;
  • attivare un sistema di monitoraggio condiviso, che consenta di raccogliere e analizzare in modo integrato i dati provenienti dalle diverse realtà impegnate nella prevenzione, cura e riabilitazione della dipendenza da gioco d’azzardo, al fine di orientare efficacemente le politiche pubbliche in materia”.

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