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A Verona il convegno sui rischi dell’azzardo “Esci dai giochi”

Si è tenuto sabato 15 aprile nell’auditorium del Palazzo della Gran Guardia a Verona il convegno “Esci dai giochi”, organizzato dal Dipartimento Dipendenze dell’azienda Ulss 9 Scaligera nell’ambito dell’omonimo progetto regionale dedicato al contrasto, alla cura e alla prevenzione del gioco d’azzardo patologico. L’evento, rivolto sia ai professionisti del settore socio sanitario sia ai cittadini, è stato pensato per “informare e sensibilizzare sul tema, partendo da un excursus sullo stato dell’arte dell’azzardo, sempre più diffuso, veloce e immediato”. 

Un fenomeno che, sottolineano dall’Ulss 9 Scaligera, ha ampie e gravi ricadute sociali, come evidenziato negli interventi degli esperti e operatori provenienti da tutta la regione, impegnati in prima linea nella lotta al gioco d’azzardo con progetti rivolti alla cittadinanza e, con un occhio di riguardo ai giovani e alle scuole. In particolare, Raffaele Grottola, direttore dei Servizi socio sanitari dell’Ulss 9, ha spiegato: “Il progetto “Esci dai giochi” ha puntato fin dall’inizio a fare informazione sul gioco d’azzardo con serate, mostre, videoclip e spettacoli, per sensibilizzare famiglie e ragazzi sui rischi correlati. La dimensione del problema è notevole. Come spiegato dai relatori, il gettito di spesa in Italia è il doppio del bilancio dei Comuni ed è in aumento, a causa della diffusione del gioco d’azzardo online”.

Presente anche l’assessora alle politiche educative e scolastiche, salute e servizi di prossimità del Comune di Verona, Elisa La Paglia: “Si tratta di un tema molto sentito dalla nostra amministrazione. Insieme all’Ulss 9 siamo impegnati per fare informazione capillare e creare consapevolezza sul fatto che l’azzardo non è un gioco”. A farle eco Fabio Fuolega, responsabile dell’Ufficio dipendenze della Direzione servizi sociali regionale, “Le aziende Ulss del Veneto da diversi anni portano avanti progettualità legate a questo fenomeno, affrontando la questione dal punto di vista sanitario, psicologico, economico e sociale. Queste progettualità vengono programmata annualmente, ma speriamo che in futuro ci sia la possibilità di sviluppare piani triennali, per dare maggior respiro alle attività portate avanti”.

Sabrina Migliozzi, direttrice dell’Uoc dipendenze di Bussolengo-Legnago, ha ribadito: “Un aspetto importante del progetto “Esci dai giochi”, portato avanti a livello aziendale dal 2018, è la collaborazione sempre più fitta e proficua con il privato sociale: comunità terapeutiche, gruppi di auto mutuo aiuto e associazioni di volontariato. Una rete territoriale che cresce anno dopo anno e che è fondamentale per portare avanti determinate attività”. Camillo Smacchia, direttore ff dell’Uoc dipendenze di Verona, ha quindi concluso: “Questa giornata è stata l’occasione di fare il punto della situazione sul progetto. Giocare è un espressione dell’animo umano e non è un problema di per sé. Tuttavia, può diventare pericoloso. E in quel caso, ci sono delle persone pronte ad aiutare, ad ascoltare senza pregiudizi le famiglie e le persone che sviluppano questo disturbo e le loro famiglie. Ecco, questo è il messaggio che vogliamo far passare: se ne può uscire, insieme”. (https://www.veronasera.it/cronaca/gioco-azzardo-convegno-ulss-9-scaligera-16-aprile-2023.html)

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