L’Agenzia dogane e monopoli rinnova la collaborazione con Sportradar, una partnership che secondo il direttore generale di Adm, Alesse, contribuirà a ‘intensificare la prevenzione delle frodi sportive e aumentare la sicurezza delle scommesse’.
Scritto da Redazione: GiocoNews
L’Agenzia dogane e monopoli firma una nuova convenzione con Sportradar Ag per la lotta e il contrasto al match-fixing.
La collaborazione con la società tecnologica che opera a livello globale in ambito sportivo è in corso da anni, e ora sarà ora estesa h24 al monitoraggio di tutti gli eventi sportivi, nazionali ed internazionali, inseriti nei palinsesti degli operatori di scommesse autorizzati in Italia.
L’obiettivo, come spiega Adm, è quello di accrescere la capacità operativa reciproca, attraverso analisi condivise e scambi di informazioni e dati continui, per individuare schemi illeciti finalizzati alla manipolazione degli eventi sportivi. “Lo scambio di informazioni e dati raccolti“, si legge in un comunicato pubblicato dall’Agenzia, “in ambito nazionale e su scala mondiale, rappresenta una best practice operativa contro le nuove forme di criminalità economica che minacciano la regolarità e integrità delle competizioni sportive. Nell’ambito dell’intesa potranno, altresì, essere individuate e definite forme di collaborazione dedicate ad attività congiunte di informazione e formazione per tutelare l’integrità dello sport e del sistema legale delle scommesse”.
“Nell’imminenza dei Giochi olimpici di Parigi”, conferma Roberto Alesse, direttore generale di Adm, “questo accordo è un chiaro segnale di attenzione al mondo dello sport e del gioco legale. Da oggi, grazie alla rinnovata collaborazione con Sportradar, intensifichiamo la prevenzione delle frodi che manipolano le manifestazioni sportive con la movimentazione di flussi finanziari enormi. Con questa convenzione”, conclude Alesse, “Adm intende aumentare la sicurezza delle scommesse per difendere il gioco legale e i giocatori ma anche tutelare lo sport e tutte le manifestazioni sportive da chi inquina la trasparenza delle competizioni”.
