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Caldiero (Ve), il Consiglio comunale chiede al Governo di ridurre la proposta di gioco d’azzardo

“Da anni le Amministrazioni comunali di Caldiero cercano di contrastare il gioco d’azzardo ma purtroppo è ancora preoccupante per noi vedere come intere famiglie siano rovinate da questa illusione di facile guadagno”. Sono le parole del sindaco del comune in provincia di Verona, Marcello Lovato che aggiunge: “Malgrado il successo delle iniziative avviate già con l’Amministrazione Molinaroli, che hanno portato alla riduzione delle sale giochi e alla limitazione degli orari di apertura, preoccupa vedere come siano ancora tanti i soldi sprecati nell’inseguimento illusorio della fortuna”. Nel 2021 per ogni maggiorenne a Caldiero sono stati bruciati 977 € nel gioco d’azzardo. Sono dati decisamente inferiori alla media nazionale – che secondo il “Libro blu” dell’associazione “Avviso Pubblico” a cui il Comune di Caldiero aderisce dal 2018 ammontano a 2.229 € per maggiorenne – ma che preoccupano comunque gli amministratori della città termale. A fronte di tutto ciò il consiglio comunale ha proposto al Governo di mettere ordine nel comparto gioco d’azzardo in Italia, proponendo di ridurre l’offerta di giochi d’azzardo e di superare l’attuale ordinamento basato su proroghe e deroghe delle concessioni.

Nel 2021 a Caldiero sono stati sprecati nel gioco giocato telematico 5.005.697,37 euro mentre nel cosiddetto “giocato fisico” (lotto e lotterie)  795.466,88. I tagliandi dei vari “gratta e vinci” distribuiti sono stati 107.705 tagliandi per un importo di 555.750 euro. Nel 2021 sono stati sprecati in totale euro 6.356.914,25, cifra in difetto per l’impossibilità di avere i dati sul gioco on-line.  “A guadagnare sul gioco d’azzardo è purtroppo soprattutto lo Stato ma sono poi le amministrazioni comunali a doversi far carico dei problemi sociali connessi allo stato di povertà delle famiglie distrutte dal gioco” chiosa Lovato.

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