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In Cile avviato l’iter costituzionale per il disegno di legge che mira a modificare le normative vigenti sull’abbandono della famiglia e il pagamento degli alimenti, sugli ippodromi e sui casinò.
Scritto da Redazione
In Cile è stato presentato un disegno di legge per vietare a chi non paga gli alimenti all’ex coniuge e ai figli di entrare nei casinò e negli ippodromi.
L’iter costituzionale per il Ddl, che sarà analizzato dalla commissione Famiglia della Camera dei deputati, è partito sulla base di una mozione presentata dai deputati Mónica Arce, Sara Concha, Juan Irarrázaval, Francesca Muñoz, Marcia Raphael, Carolina Tello e dalla parlamentare Hotuiti Teao. “È necessario ed essenziale”, sostengono i firmatari, “rafforzare le attuali istituzioni e ampliare il catalogo delle sanzioni per i debitori alimentari al fine di indurli a conformarsi, attraverso pressioni e restrizioni, ad un obbligo che giuridicamente e moralmente corrisponde loro”.
L’dea di fondo è quella di “ampliare il numero delle sanzioni contro i debitori nei confronti dei propri famigliari, limitando il loro accesso ai casinò e agli ippodromi, ma anche stabilendo un divieto di gioco d’azzardo”.
Per farlo la proposta, in particolare, mira a modificare tre corpi giuridici come la legge 14/908, sull’abbandono della famiglia e il pagamento degli alimenti, la legge 4566 che riguarda il mondo degli ippodromi e la legge 19/995, che stabilisce le basi generali per l’autorizzazione, il funzionamento e la supervisione dei casinò.
La norma giuridica che ha creato il Registro nazionale dei debitori di alimenti è stata pubblicata il 18 novembre 2021 e ha rappresentato un progresso significativo nella tutela dei diritti dei minori, stabilendo sanzioni per i ritardi di pagamento in il miglior interesse dei bambini. Attualmente, chi deve, in tutto o in parte, almeno tre mensilità consecutive o cinque mensili discontinue, non può iscrivere nei rispettivi registri trasferimenti di beni immobili o di autoveicoli, né rinnovare patenti e passaporti.
Dal maggio 2023 al maggio di quest’anno, la Corte suprema ha riferito che sono pervenute 474.704 richieste per avviare il processo di recupero da conti bancari e fondi comuni di investimento, corrispondenti a 258.154 casi. Per quanto riguarda i pagamenti, sono stati emessi 112.208 ordini per un importo di 293.202 milioni di pesos, dei quali fino ad oggi sono stati pagati solo 48.870 milioni di pesos a meno di un quarti dei beneficiari (104.807 in tutto).