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Gioco fisico: le Regioni discutono la loro proposta

Foto di Joel Fulgencio (Unsplash)

La proposta delle Regioni sul riordino del gioco fisico oggi, 22 luglio, sarà al centro della riunione del Coordinamento tecnico affari finanziari delle Regioni, congiuntamente con il Coordinamento salute.

Scritto da Redazione

Una proposta che cerca di “coniugare le sensibilità e priorità delle diverse commissioni che compongono la Conferenza” con l’obiettivo di “definire regole uniformi per tutto il territorio nazionale” consentendo lo svolgimento delle gare e una selezione delle offerte non solo dal punto di vista economico ma anche qualitativo”.

Queste le basi della proposta delle Regioni sul riordino del gioco fisico che dovrebbe essere discussa oggi, 22 luglio, nel corso dell’incontro tra il Coordinamento tecnico Affari finanziari delle Regioni con il Coordinamento salute. Una proposta che viene formulata, come previsto dalla Legge del 9 agosto 2023, recante delega al Governo per il riordino delle disposizioni vigenti in materia di giochi pubblici, sulla base dei punti fermi giàanticipati qualche giorno fa da Marco Alparone, vice presidente e assessore al Bilancio e finanza di Regione Lombardia.

Mentre procede l’iter per il riordino del gioco online, con le regole tecniche che sono state già inviate dall’Agenzia dogane e monopoli sia al ministero dell’Economia che al ministero delle Imprese e del made in Italy, che al Consiglio di Stato e, infine, alla Commissione europea che ne stabilirà la sintonia con le varie misure comunitarie relative allo stesso ambito, l’attesa ora si sposta dunque sul fronte del gioco fisico, sperando che il documento che verrà discusso oggi, che dovrà poi essere trasmesso al Mef, consenta un passo avanti dopo chela situazione sembra essersi congelata allo scorso aprile.

Infatti dopo che, a fine marzo, il Gruppo tecnico sub area dipendenze delle Regioni ha presentato una proposta imperniata su un distanziometro e limiti orari applicati a livello nazionale, ai primi di aprile è stato il Mef a proporre una nuova modifica, mettendo sul piatto anche una possibile certificazione delle attività e formazione del personale, di controlli, e soprattutto di un’ulteriore riduzione dell’offerta. Poi più nulla.

Resta da capire, ora, se le Regioni, con la nuova proposta, riusciranno a trovare la quadratura del cerchio, facendo una sintesi delle precedenti posizioni, in modo da poter sbloccare l’iter e arrivare, come tutti confidano, a chiudere il testo dello schema di decreto legislativo ‘Gioco rete fisica’ entro l’anno per permettere le gare nel 2025. Secondo quanto apprende Gioconews.it, le posizioni, almeno per ora, sembrano ancora distanti.

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