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Marchetti (Lega): “Chiarire difformità di trattamento nei confronti operatori di giochi”

Fa ancora discutere l’escamotage della ‘gincana’ trovato dal gestore di un’agenzia scommesse a Cesena per aggirare la legge regionale sul distanziometro (http://cifonenews.comma3.com/cesena-lescamotage-per-salvare-una-sala-giochi-storica/). A portare nuovamente la faccenda a palazzo della Regione Emilia Romagna questa volta è il leghista Daniele Marchetti in un’interrogazione. Il consigliere però chiede di chiarire la difformità di trattamento del Comune di Cesena nei confronti degli operatori di giochi che non rispettano il “distanziometro” previsto dalla legge regionale.

Nel documento vengono chiesti dettagli “sull’escamotage trovato dal gestore di un’agenzia di scommesse di Cesena per aggirare le norme regionali di contrasto alle ludopatie (distanza minima di 500 metri dai luoghi sensibili, ndr). Dato che l’entrata dell’agenzia di scommesse è ubicata a 370 metri da una chiesa – riporta Marchetti – il gestore ha pensato di costruire un percorso verso l’entrata delimitato da una recinzione metallica di oltre 130 metri, rientrando in questo modo nei parametri consentiti dalla legge regionale”. Il problema però non è l’escamotage della gincana ma il trattamento ricevuto dal gestore della sala scommesse completamente diverso da quello riservato all’Hippobingo (http://cifonenews.comma3.com/cesena-sala-bingo-sposta-ingresso-principale-per-aggirare-il-distanziometro-bertani-m5s-le-regole-vanno-rispettate-non-aggirate/). Da qui l’iniziativa di Marchetti, che chiede alla Giunta regionale “di riferire in merito alla difformità di giudizio del Comune di Cesena e se non ritenga troppo restrittivi e punitivi i parametri e le prescrizioni contenuti nella legge regionale”. Infatti, precisa il leghista “Nei confronti del gestore il 12 agosto scorso sarebbe stato notificato provvedimento di chiusura. Sempre a Cesena, però, un’idea analoga avrebbe ricevuto ben diverso trattamento. La chiusura dell’entrata alla sala bingo dell’ippodromo con spostamento a una distanza superiore alla soglia dei 500 metri, sarebbe stata considerata legittima dall’assessore comunale all’Urbanistica”.

La Redazione

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