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Paroli (FdI) ripropone disegno di legge su nuovi casinò a San Pellegrino Terme e Gardone Riviera

Una volta c’era solo una proposta interlocutoria, quella della senatrice Dafne Musolino di aprire un casinò a Taormina (Messina), ora si parla di un vero e proprio disegno di legge, quello del senatore bresciano di Forza Italia Adriano Paroli che chiede l’“Istituzione di una casa da gioco stagionale nei comuni di San Pellegrino Terme (Bergamo) e Gardone Riviera (Brescia)”. Non è una novità, ma la riproposta di un disegno di legge che lo stesso Paroli aveva già presentato nel 2008.
Quello del 22 maggio 2008 era stato assegnato alle commissioni in sede referente e consultiva ma l’esame non era mai iniziato.
Allora Paroli aveva sottolineato come sia “diventata sempre più utopistica e fuori da ogni realtà la pretesa di interdire ai cittadini italiani la possibilità di praticare il cosiddetto ‘gioco d’azzardo’: se non si trova posto nelle quattro case da gioco autorizzate nel nostro Paese (Venezia, Sanremo, Campione d’Italia e Saint Vincent), ove lo desiderino, si recano con facilita` ancora maggiore di oggi in qualsiasi località all’estero” e che “il gioco d’azzardo clandestino è una delle principali attività della criminalità organizzata quale fonte di finanziamento e strumento di riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite e comporta gravi rischi per tutti coloro che lo praticano, senza avere alcuna garanzia”.

Paroli evidenziava anche come fosse “diffusissimo da parte degli italiani il ricorso a sale da gioco collocate in Paesi vicini, come Francia, Montecarlo, Svizzera, Germania, Austria, con conseguente notevole esportazione di valuta italiana” e che “il denaro portato e speso nei casinò oltre confine va ad arricchire e a potenziare località turistiche straniere, con danno evidente dei centri turistici nostrani, che non hanno fonti di approvvigionamento di valuta da tradurre in strutture turistiche”.

La proposta di legge si prefiggeva dunque “l’apertura delle case da gioco di San Pellegrino Terme e Gardone Riviera, peraltro già sedi di antichi casinò. San Pellegrino Terme ha un’importanza notevole dal punto di vista turistico termale e si intende, con la presente proposta di legge, non solo perseguire in maniera adeguata l’incentivazione della stazione, valorizzando le misure idrotermali del suo territorio, ma, essendo la zona limitrofa sede di numerose stazioni turistiche invernali, permettere anche nella stagione che va dal 1° aprile al 30 settembre la continuità di presenze turistiche, quindi la stabilità del posto per i lavoratori, che a tutt’oggi risultano per la maggior parte stagionali”.

La Redazione

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