“La Giunta regionale di centrodestra ha smantellato la legge 9 del 2016, che aveva dimostrato tutta la sua efficacia nel contrasto di questa piaga sociale. La buona notizia di oggi è che grazie alle nostre pressioni la legge di iniziativa popolare che intende ripristinare le tutele per i cittadini inizierà il suo iter nelle commissioni del Consiglio regionale”. Ad annunciarlo il presidente della Commissione Sanità Giorgio Bertola. E’ iniziato così in Regione Piemonte l’esame dei due progetti di legge, di cui uno ad iniziativa popolare, in seguito a una raccolta di oltre 12 mila firme, sul gioco d’azzardo patologico. Hanno lavorato in seduta congiunta la Commissione Economia e Commissione permanente per la promozione della cultura della legalità e contrasto ai fenomeni mafiosi, la Commissione Bilancio e il Comitato per la qualità della normazione e la valutazione delle politiche. “Con l’abrogazione della L.R. 9/2016 e l’introduzione della L.R. 19/2021 – si legge nella proposta – molti dei risultati ottenuti rischiano di venire meno, poiché la legge attualmente in vigore consente di aumentare nuovamente l’offerta di gioco sul territorio. A confermare tale situazione c’è uno dei pochi dati accessibili nei primi mesi di applicazione della norma: solo al Comune di Torino sono state inoltrate 232 domande di reinstallazione di più apparecchi per il gioco nei locali. Un nuovo intervento normativo risulta quindi necessario per non perdere i risultati che si erano raggiunti, in un momento economico e sociale particolarmente complesso per le categorie più fragili. L’intenzione di questa proposta di legge di iniziativa popolare è quella di intraprendere un percorso virtuoso che, oltre a tutelare le fasce più fragili della popolazione particolarmente colpite dall’emergenza sanitaria, dia la possibilità di continuare e migliorare il cammino iniziato pochi anni fa e che ha avuto manifestazioni positive su diversi fronti. L’obiettivo è anche quello di prevenire e contrastare gli interessi economici della criminalità, organizzata e non, in termini di usura, riciclaggio di denaro, gestione delle sale da gioco, imposizione delle slot machine: le evidenze e le indagini delle forze di polizia dimostrano (una su tutte l’operazione Carminius della DDA Piemonte e Valle d’Aosta) come regolarizzando il gioco legale si pongano maggiori difficoltà alle organizzazioni criminali di utilizzarlo per i propri scopi illeciti. La proposta di legge regionale che presentiamo ha inoltre l’obiettivo di verificare e tutelare i lavoratori del comparto del gioco legale attraverso l’istituzione di un tavolo di monitoraggio della situazione dei posti di lavoro”. Il presidente Bertola ha sottolineato: “La battaglia di questi cittadini e delle amministrazioni promotrici della proposta troverà il nostro appoggio nelle Istituzioni: lavoreremo insieme e restituiremo al Piemonte una vera legge contro la dipendenza dal gioco d’azzardo patologico”.
La Redazione
