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Regole bando gioco online al vaglio Ue, mondo del poker in allerta

Foto di Ahmad Ossayli su Unsplash

Le regole tecniche del bando per le nuove concessioni di gioco online sono all’attenzione dell’Unione europea, ma alcuni aspetti preoccupano gli operatori e i giocatori di poker.

Scritto da Amr

Fino al 18 ottobre tutto fermo e in attesa. Con la possibilità che gli Stati membri o che la commissione stessa esprimano pareri oppure osservazioni, vincolanti o meno. Fatto sta che le regole tecniche a supporto del bando per il gioco online previsto dal decreto legislativo di riordino del gioco a distanza sono state inviate in stand still a Bruxelles, e che alcuni aspetti potrebbero portare a difficoltà per il settore del poker online “dot it” e per la sua attrattività, oltretutto in un contesto in cui la concorrrenza dei siti non autorizzati in Italia resta forte e il “semplice” oscuramento da parte dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli non è sufficiente a debellarla.
Ma vediamo in dettaglio quali sono gli aspetti che più preoccupano e che suscitano dubbi.

GIOCO E GIOVANI – In particolare, desta attenzione quanto stabilito al capitolo 12 dal titolo “Sistema dei conti di gioco dei concessionari”, nella parte in cui recita che “Nel sistema dei conti di gioco del concessionario è consentita la registrazione di un solo conto di gioco per ciascun giocatore.
Conti di gioco intestati a giocatori con età compresa fra i 18 e i 24 anni devono prevedere necessariamente, in fase di prima attivazione, limiti
massimi di ricarica non superiori a cinquanta euro al giorno, limiti massimi di tempo non superiori a due ore al giorno (inteso come tempo
trascorso tra l’inizio e la fine delle sessioni utente) e una spesa non superiore a 50 euro al giorno (intesa come importi giocati meno
importi vinti e rimborsati).”

La misura, evidentemente volta a proteggere le giovani generazioni (per quanto maggiorenni) dai rischi del gioco con vincita in denaro, potrebbe rendere molto complicata la partecipazione degli stessi ai tornei di poker online, proprio per il limite di tempo che viene fissato, visto che spesso i tornei hanno una durata più lunga, rispetto al “semplice”, e quasi sempre più costoso, poker cash.
Come detto, poi, i “dot com” simili scrupoli e limitazioni di tempo non se li pongono e non li pongono di sicuro. L’attrattività dell’offerta, soprattutto in un contesto come quello italiano in cui il decreto Dignità vieta agli operatori legali di pubblicizzarsi e di distinguersi da quelli illegali, è una componente fondamentale per canalizzare la domanda verso, appunto, i canali legali. 

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