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Rivoli, torna “A porte aperte” per dire no al gioco d’azzardo patologico

Venerdì 6 ottobre ritorna l’appuntamento con “A porte aperte” della Comunità “Lucignolo & Co.” di Rivoli, gestita dal SerD dell’Asl To3, dedicata alle dipendenze e in particolare al gioco d’azzardo patologico.  “La festa annuale si inserisce fra le poche occasioni in cui “Lucignolo” si apre all’esterno e chiede agli amici, a quanti vivono e operano nello stesso territorio, a chi già conosce e a chi desidera conoscere le attività della struttura, di condividere un momento gioioso, che simboleggia la vitalità di “Lucignolo”, dei suoi ospiti e degli operatori” spiegano dalla struttura.

“Dal 2006 – raccontano gli operatori del servizio – quando abbiamo cominciato ad occuparci di gioco d’azzardo, abbiamo accolto 94 giocatori, uomini e donne con storie personali differenti, che hanno perso, oltre al denaro, affetti e stima di sé nelle varie sale gioco o davanti ad uno schermo, a casa propria, nelle innumerevoli proposte di gioco on-line.” Nel 2018 la Comunità è diventata la Struttura specialistica di riferimento regionale per la cura dei Disturbi da Gioco d’Azzardo in forma residenziale.

“La cura – proseguono gli operatori – come per ogni altra dipendenza, è lunga e faticosa: noi accompagniamo le persone per un tratto di strada, quando diventa necessario un distacco completo dalla propria realtà di vita, per riuscire a concentrarsi su di sé e a non cadere continuamente nella ubiquitaria tentazione del gioco.” 

“Nella storia della Comunità – osservano ancora gli operatori – i muri perimetrali hanno sempre protetto gli ospiti dall’esterno, percepito come fonte di pericolo; tuttavia, pur mantenendo interventi di vigilanza rispetto alla realtà che ci circonda, abbiamo sempre cercato di integrare le nostre attività con il tessuto sociale in cui siamo inseriti.”

La Redazione

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