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Torino, arrestato all’aeroporto il pugile Michael Pasqua per associazione mafiosa

Arrestato all’aeroporto di Torino il pugile Michael Pasqua. I carabinieri del Ros e della compagnia di Venaria hanno fermato all’aeroporto torinese Sandro Pertini di Caselle, il pugile di 40 anni, noto con il nome di ‘Luca Bazooka’, proveniente da Miami, in Florida, dove si trovava per partecipare a un evento sportivo. Il nome di Pasqua era tra quelli finiti nell’inchiesta coordinata dalla Dda del capoluogo piemontese che nei giorni scorsi ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari, emessa dal gip presso il Tribunale di Torino, nell’ambito dell’operazione Echidna. Qualche giorno fa erano stati arrestati Giuseppe e Domenico Pasqua, suo zio e suo cugino, oltre a numerose persone ritenute attigue alle ‘ndrine Nirta e Pelle di San Luca. L’uomo, accompagnato in carcere presso la casa circondariale ‘Lo Russo Cutugno’, è a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Attualmente è titolare della palestra Black Fox di Volpiano, citata negli atti dell’inchiesta che lo vede indagato per associazione di stampo mafioso insieme allo zio Giuseppe Pasqua e al cugino Domenico Claudio Pasqua, presunti boss della locale di Brandizzo. Gli inquirenti contestano alla famiglia Pasqua di essersi infiltrata negli appalti attraverso intimidazioni e offerte di “protezione” tipiche delle cosche calabresi, come i Nirta e i Pelle. Secondo l’inchiesta, il giovane pugile garantiva protezione amici e parenti perché , come scrivono i media locali, “l’unica famiglia autorizzata a Brandizzo sono i Pasqua, come gli ha detto una volta il cugino Domenico Claudio”. Intanto ‘Luca Bazooka’ in un post Instagram cancellato dopo qualche ora scriveva:   “Non conosco nessuno delle famiglie Nirta/Pelle e non ho mai avuto a che fare con aziende autostradali o minacce a persone: per me esiste solo il duro lavoro”. Poi la frase che, secondo Pasqua, dovrebbe chiudere ogni discorso: “La mafia fa schifo, è una piaga sociale e va lottata e combattuta: insegno nella mia palestra che bisogna sempre rispettare il prossimo”. Il pugile aveva anche aggiunto di voler tornare presto da Miami, dove si trovava in vacanza, per spiegare agli inquirenti la sua versione dei fatti.

La Redazione

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