Si conclude l’annosa vicenda tra il Comune di Trento e le attività di gioco d’azzardo. Il Consiglio di Stato ha dato ragione al Comune di Trento, stabilendo la legittimità della norma che vieta le slot machine nei pressi dei luoghi ritenuti sensibili (scuole, luoghi di culto, strutture socio-sanitarie).
Le norme sono state recepite dal Consiglio comunale di Trento nel 2017 e di seguito è stata disposto che tutti gli apparecchi da gioco installati in esercizi all’interno delle aree considerate sensibili avrebbero dovuto essere rimossi entro il 12 agosto 2020, poi prorogata per i soli esercizi specialistici (sale giochi e scommesse) al 12 agosto 2022.
Secondo i dati aggiornati al 2022, sui 37 esercizi totali all’interno dei quali a Trento erano ancora installati gli apparecchi (28 sale gioco, sette pubblici esercizi di somministrazione e due tabacchini) c’erano 22 sale gioco e scommesse collocate a meno di 300 metri dai luoghi sensibili e quindi interessate dall’obbligo di rimozione. Gli esercizi interessati dai ricorsi sono stati sanzionati con 1.660 euro per ogni macchina funzionante ed è stata disposta l’immediata rimozione. Altri tre ricorsi sono in attesa di definizione al Tar di Trento.
La Redazione
