Sarebbe dovuto essere un bar, in realtà era una sala giochi. E’ successo a Manfredonia, comune in provincia di Foggia dove è sempre più intensa l’attività di controllo sul territorio per verificare il rispetto delle normative in materia di gioco. Nonostante il bar avesse l’autorizzazione ad hoc, non esercitava la somministrazione di alimenti, mancando anche tutte le attrezzature atte allo scopo, ma quella di sala giochi. Come riporta GiocoNews “La Polizia di Stato ha appurato che, sulla base degli atti d’ufficio, la società che gestisce il bar ha presentato le denunce di inizio attività per l’installazione di apparecchi e congegni automatici all’interno del pubblico esercizio, e che le stesse non hanno alcuna efficacia. Quindi, poiché l’esercizio dell’attività di sala giochi è subordinato all’ottenimento dell’autorizzazione comunale ai sensi dell’art. 86 del Tulps e dell’articolo 7 della legge Regione Puglia n.43 del 13/12/2013, il Comune di Manfredonia ritiene necessario prescrivere la cessazione immediata dell’attività di sala giochi abusivamente intrapresa”.
Secondo quanto si legge nella relativa ordinanza pubblicata sull’Albo pretorio della cittadina pugliese, “l’inottemperanza al presente ordine sarà sanzionato ai sensi dell’art.650 del Codice penale. Il Comando di polizia locale è incaricato di far rispettare l’esecuzione della presente ordinanza. Avverso la presente ordinanza è ammesso ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni o in alternativa al Capo dello Stato entro 120 giorni, dalla data di notifica”.
La Redazione