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Distanze, a Forlì l’assessore esulta: “Entro fine mese chiuse 24 sale”

Le lettere del Comune di Forlì sono state recapitate: in queste c’è l’ordine perentorio di chiudere la sala slot entro la fine del mese. E’ l’epilogo dell’applicazione della nuova legge regionale che mira a contrastare la dipendenza da gioco d’azzardo e che costringe le sale slot a rispettare una distanza di 500 metri dai luoghi sensibili, centinaia di punti tra scuole, parrocchie, centri sportivi, centri giovanili e di ritrovo di anziani. Vengono concessi agli operatori poco più di venti giorni per dismettere l’attività aziendale, con l’unica alternativa possibile del trasferimento in un altro luogo del territorio comunale.
Dura è stata la replica dell’associazione dei gestori Astro, che lamentano tra l’altro l’assenza di luoghi utili in cui delocalizzare le sale, anche volendole traslocare tutte in aree lontane da punti sensibili. L’invito ai gestori è quindi di rivolgersi al Tar.
Rivendica invece l’efficacia del provvedimento l’assessore comunale al Welfare Raoul Mosconi che spiega: “Difendiamo i cittadini forlivesi. Il Comune di Forlì prosegue in maniera decisa il contrasto alle ludopatie. Ai gestori delle sale giochi è stata recapitata la lettera di obbligo al rispetto della legge regionale con possibilità di chiusura in caso contrario. Il contrasto alla ludopatie continua. Ancora una volta teniamo fede alle promesse fatte”.
Sono comprese in queste lettere anche bar, tabaccherie, circoli ed esercizi di vario genere con slot machines e VLT?
“Il Comune sta inviando ulteriore comunicazioni a 113 attività, fra pubblici esercizi, esercizi commerciali e circoli, che ospitano apparecchi da gioco Slot e VLT. In questo caso viene comunicato il divieto, come previsto dalla normativa, di procedere a nuove installazioni, rispetto a quelle esistenti al 21/11/2016 e a rinnovare i contratti in essere di utilizzo degli apparecchi alla scadenza dei medesimi con il concessionario”.
Il Comune di Forlì pare essere stato il è il primo Comune ad aver mandato lettere perentorie… Gli altri comuni hanno accordato tempi più lunghi?
“Non siamo né i primi né gli ultimi. Altri Comuni hanno già inviato, stanno inviando o invieranno queste comunicazioni. I tempi sono imposti dalla disciplina regionale in materia, a cominciare dalla legge regionale del 2016”.
I gestori lamentano avvisi con pochissimo anticipo, perché?
“La normativa regionale era nota. Il contrasto alla ludopatia continua. Ancora una volta teniamo fede alle promesse fatte e alle richieste del Consiglio Comunale che ha votato all’unanimità due ordini del Giorno sul contrasto alle ludopatie”.
I gestori delle sale lamentano che poi non ci sono previsioni urbanistiche da rendere realisticamente possibile un trasloco nelle aree “permesse” (oltre 500 metri dai luoghi sensibili). Di fatto quindi non possono traslocare a breve.
“Dal 2013 con il RUE il Comune di Forlì ha individuato le aree in cui possono essere istallate queste attività: fuori dall’asse tangenziale”.“
Questo provvedimento è una soluzione efficace contro le ludopatie quando il gioco d’azzardo online non viene ugualmente ristretto e il ludopatico rischia addirittura di consumare il suo vizio tra le mura domestiche, lontano dai radar dei servizi di assistenza?
“I Comuni sono gli unici a combattere le ludopatie e la nostra Regione ha finanziato un programma di informazione, prevenzione e sostegno alle persone. Sul nostro territorio saranno investiti quasi 100.000 Euro in collaborazione con il SERT dell’AUSL e le numerose associazioni impegnate nel contrasto alle ludopatie. Per problemi di natura più generale, serve un intervento del Governo come chiediamo da anni”.“
(Fonte: Forli Today) A. Bargelloni

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