“Numeri raccapriccianti sono quelli che provengono dal viceministro allo sviluppo economico, Gilberto Pichetto Fratin, nel corso di un’audizione della commissione parlamentare di inchiesta sul gioco illegale e sulle disfunzioni del gioco pubblico”. E’ quanto scrive in una nota Sapar, proseguendo: “Numeri che raccontano di una crisi profonda in cui si ritrova tutto il settore del gioco di Stato. Le folli restrizioni e chiusure del 2020 hanno causato la perdita di 10.000 posti di lavoro, ovvero 1 lavoratore su 4 del nostro comparto ha perso la propria attività. Questo, in termini pratici, significa che dieci mila famiglie si trovano in difficoltà e in una situazione economica molto delicata.
Queste sono le conseguenze che subiamo sulla nostra pelle – prosegue Sapar – per le scelte prese due anni fa dal Governo che non hanno tenuto conto delle evidenze scientifiche e del parere delle associazioni di categoria radicate nei territori. Ricordiamo, infatti, che non si sono mai verificati casi dichiarati di infezione da Covid-19 nelle sale e che si è scelto di chiuderle senza far riferimento alcuno alle evidenze scientifiche.
La chiusura delle sale è stata la pietra tombale per le nostre attività che da tempo devono fare i conti con una tassazione folle e con il Decreto Dignità grazie al quale le aziende italiane non possono avere una propria vetrina web e si permette, invece, ai siti stranieri di proliferare.
Gli aiuti messi in campo da questo esecutivo – chiosa l’associazione – potranno alleviare la situazione, ma di certo nessuno potrà ridare ai cittadini il lavoro perso”.
La Redazione