E’ Sisal (//it.wikipedia.org/wiki/SISAL) ad aggiudicarsi la nuova concessione del SuperEnalotto per nove anni. Il concessionario italiano ha presentato la miglior offerta tecnica ottenendo 45 punti e la migliore offerta economica, ottenendo 55 punti; l’offerta prevede, tra le altre condizioni, il versamento “una tantum” di 222 milioni di euro e un aggio pari allo 0,5%.
Grande soddisfazione per l’esito della gara da parte del ceo gruppo Sisal, Emilio Petrone, che ha dichiarato: “Sono estremamente soddisfatto e ritengo che Sisal sia il miglior concessionario per la gestione del SuperEnalotto. Questo risultato ha un grande valore per la nostra Azienda, per la sua storia e per tutti i suoi dipendenti e giunge a valle di uno strutturato processo condotto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e dalla Commissione di Gara”.
Così Sisal ha staccato le offerte di Lottomatica e del ceco Sazka. Il parricidio, più volte ventilato, non si è verificato neanche stavolta. Perché è dal 1997, anno di nascita del Superenalotto, che il gioco è legato al gruppo guidato oggi da Emilio Petrone. A idearlo, come evoluzione dell’Enalotto, fu proprio Rodolfo Molo, il figlio di Geo Molo tra gli inventori della famosa schedina del Totocalcio e tra i fondatori, insieme a un gruppo di giornalisti fanatici dello sport, di Sisal. La ex Milano Sport Italia s.r.l. Sisal nacque così, con un capitale complessivo di 900 mila lire. E così nacque pure il SuperEnalotto che dal suo lancio ha raccolto 42 miliardi ed è oggi al suo record storico di Jackpot (195 milioni). Sette invece, i miliardi distribuiti in vincite dall’anno di nascita.
La Redazione