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Tar Puglia: gioco, anche uno studio dentistico o pediatrico sono luoghi sensibili

Anche uno studio dentistico o di un pediatra sono da ritenersi luoghi sensibili da cui le attività di gioco d’azzardo legale devono tenersi debitamente distanti. Lo afferma il Tar Puglia respingendo il ricorso con cui una sala scommesse di Barletta aveva impugnato il no della Questura al rilascio della licenza di pubblica sicurezza. L’Amministrazione rilevando che la sala si sarebbe trovata a meno di 250 metri da due studi medici, uno di un pediatra, l’altro di un dentista aveva ritenuto che anche gli studi medici privati debbano essere considerati delle strutture sanitarie, e quindi rientrano nell’elenco dei luoghi sensibili. Il Tar per avvalorare questa tesi fa ricorso a una legge regionale del 2017 (la n. 9) che disciplina le strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche e private definendo “struttura sanitaria e socio sanitaria, qualunque struttura che eroghi prestazioni di prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione e mantenimento delle abilità acquisite”. Il giudice amministrativo ha sottolineato che si tratta “di una ricostruzione coerente con la ratio sottesa alla normativa” dettata dalla legge regionale sul gioco del 2013. Infatti, “il legislatore regionale è intervenuto per evitare la prossimità delle sale e degli apparecchi da gioco a determinati luoghi, ove si radunano soggetti ritenuti fragili e, come tali, più esposti al rischio della ludopatia, cioè della ‘dipendenza da gioco d’azzardo’, fenomeno da tempo riconosciuto come disturbo del comportamento assimilabile, per certi versi, alla tossicodipendenza e all’alcoolismo”.

La Redazione

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