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Emilia-Romagna, l’assemblea regionale cancella il “distanziometro” all’interno degli ippodromi

ROMA – Via libera, dall’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna, alla proposta di modifica, presentata dal presidente della Commissione Politiche per la salute, Paolo Zoffoli (PD), della legge regionale sul gioco, «per chiarire l’entità delle sanzioni a chi trasgredisce la legge e per assicurare lo svolgimento dell’attività negli ippodromi». La proposta ha ricevuto l’ok da Pd, Ln, Fi, Fdi, M5S, Si e Misto-Mdp, mentre si è astenuto il gruppo Misto-Mns.

Il testo prevede che «non si applichi il divieto di esercizio di attività a una distanza inferiore a 500 metri dai luoghi sensibili agli sportelli e ai picchetti degli allibratori negli ippodromi, limitatamente alle scommesse collegate alle corse che avvengono all’interno», soprattutto «in considerazione del particolare valore turistico, sportivo, culturale e ricreativo che rivestono gli ippodromi in Regione».

Per quanto riguarda le sanzioni la modifica precisa che «nel caso di inosservanza del divieto di sospensione dell’attività, se l’esercizio ad esempio non rispetta la distanza dei 500 metri da luoghi sensibili come le scuole, è prevista una sanzione da 5.000 a 9.000 euro (per ogni apparecchio) e il suo blocco tramite sigilli. Qualora la violazione venga reiterata si procede con la sospensione temporanea dell’attività, da 10 a 60 giorni».

Nel corso del dibattito in Aula, il consigliere Giancarlo Tagliaferri (FDI) ha presentato un emendamento, accolto dall’Assemblea, per vietare la nuova installazione di apparecchi in immobili concessi da enti pubblici a terzi in locazione, in comodato o in uso gratuito per fini sociali e aggregativi, come i circoli, rivolti agli anziani, ai minorenni e a chi appartiene a categorie protette./Fonte: Agipro

A. Bargelloni

 

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