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Evoluzioni e sfide nel mercato italiano del gioco: analisi del 2023 e prospettive future

Mauro De Fabritiis (MDF Partners) analizza i recenti cambiamenti del mercato italiano del gioco, evidenziandone i trend di crescita dell’online e il comportamento ‘omnichannel’ dei giocatori.Scritto da Mauro De Fabritiis

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Il mercato italiano del gioco, secondo solo al Regno Unito a livello europeo, ha subito notevoli cambiamenti negli ultimi anni. Dopo la forte contrazione della spesa nel settore retail nel 2020 (-42 percento) e nel 2021 (-34 percento) rispetto al 2019, si è avviato un processo di recupero che ha portato la spesa complessiva nel 2023 a 20,6 miliardi di euro, registrando un aumento del 5,4 percento rispetto al 2019.

Nel 2023, il mercato ha vissuto una riconfigurazione del mix di spesa, con la crescita straordinaria del settore online che ora rappresenta il 21 percento della spesa totale, rispetto al 9 percento del 2019, compensando ampiamente il calo nel retail. Sebbene il settore retail sia in fase di recupero rispetto al periodo pandemico, si osserva un trend di stagnazione, con una diminuzione del 7,7 percento rispetto al 2019.

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La straordinaria crescita della spesa online, i cui volumi (4,3 miliardi di euro nel 2023) sono più che raddoppiati rispetto al 2019 dimostra come il Covid abbia solo accelerato un trend già in atto. Tra i settori trainanti della crescita i casino games, che rappresentano nel 2023 il 55 percento della spesa online (circa 2,4 miliardi di euro) e le scommesse sportive (circa 1,5 miliardi di euro), rispettivamente quadruplicati e raddoppiate nel periodo. Un trend di crescita, che sebbene attenuato rispetto al passato non sembra si sia arrestato.

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È importante porre particolare attenzione al caso delle scommesse sportive, dove il calo della spesa nel retail, inizialmente compensato durante il periodo Covid dall’incremento dei volumi online (2020-2021), si è poi tradotto in un incremento complessivo della spesa che nel 2023 è cresciuta del 50 percento (2,4 miliardi di euro) rispetto ai volumi del 2019 (1,6 miliardi di euro). Lo spostamento di parte dei giocatori retail all’online, a seguito delle chiusure, non ha prodotto cannibalizzazione del retail, grazie al “back to retail” di gran parte dei giocatori che hanno sperimentato il gioco online durante la pandemia.

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Inoltre, la spinta verso la digitalizzazione, accelerata dalla pandemia, ha determinato una crescita dei giocatori online e di giocatori, con comportamento “omnichannel”, ovvero che utilizzano entrambi i canali per l’acquisto del gioco. Un’evidenza, questa, che avvalora il fatto che entrambi i canali possano coesistere in modo complementare, con vantaggi per i concessionari che li presidiano entrambi.

La presenza di giocatori che effettuano parte del loro processo di gioco (apertura conto gioco, ricarica conto e prelievo) presso la rete fisica genera vantaggi per i concessionari che presidiano entrambi i canali. I dati sembrano confermare questa tendenza e dimostrano che la crescita della spesa registrata nel 2023 rispetto al 2019 si è dimostrata più alta per i grandi leader omnichannel (oltre il 150 percento) e per i piccoli e medi concessionari online che operano con modelli di affiliazione retail (Pvr). Sembrano invece essere cresciuti proporzionalmente meno, al netto di alcune eccezioni i cosiddetti “puri online”.

L’acquisizione di giocatori online attraverso il retail sembrerebbe essere più efficiente rispetto a quella dei puri online, con giocatori più longevi e con una spesa media unitaria più alta in ragione proprio del maggior tasso di fedeltà.

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La vera sfida sarà comprendere come l’attuale panorama competitivo si trasformerà con il previsto riordino nel settore del gioco online e, nel prossimo futuro, nel settore fisico. Gli operatori, in particolare quelli di dimensioni medio-piccole, dovranno trovare modi per proteggere la propria quota di mercato. Sarà essenziale adattare le strategie e i modelli di business per garantire la sostenibilità in un contesto regolatorio più rigoroso e un mercato sempre più competitivo. La continua ricerca di un posizionamento distintivo e differenziato sarà la chiave per affrontare questa nuova sfida.

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