
Nel caso del colosso delle slot, «la violazione di tali obblighi», in particolare sul mancato versamento delle imposte nei tempi previsti, «costituisce ragione sufficiente a far venir meno la fiducia dello Stato nel concessionario e a sorreggere la decadenza dalla concessione».
La rateizzazione degli importi dovuti, concordata dalla società con le amministrazioni fiscali, «non comporta, di per sé, il venir meno del rischio del relativo inadempimento, rendendo per ciò solo rilevante la circostanza del trasferimento dei fondi all’estero», come rilevato anche dal Tribunale di Roma nell’ambito dell’inchiesta “Rouge et noir”.
(Fonte: Agipronews), A. Bargelloni