Durante il convegno organizzato a Milano dall’Associazione di gestori Astro dal titolo ‘Gioco in Italia, un settore a confronto” è intervenuto anche l’Eurodeputato Alberto Cirio del Partito Popolare Europeo.
“Quando parliamo di gioco dobbiamo parlare della libertà di scelta- ha commentato-. Il concetto di chiudere i pubblici esercizi è sbagliato, le città le rendiamo sicure non mettendo i poliziotti, ma facendole vivere. Con le privazioni non si va da nessuna parte. Lo Stato finché non supera l’ipocrisia di fondo di guadagnare sulle vostre entrate non farà mai nulla. Si schifa dei vostri soldi, ma se li mette a bilancio. Noi dobbiamo avere il coraggio di fare ciò che lo Stato non ha mai avuto il coraggio di fare e forse non farà mai”.
“A Bruxelles- ha concluso Cirio- abbiamo presentato una petizione che chiede la tutela di voi imprenditori come diritto. Noi chiediamo la qualità e il rispetto dei diritti e ne discuteremo a settembre; sono certo che porteremo dei vantaggi”.
Al dibattito ha preso parte anche Malanchini Giovanni, sindaco di Spirano. “Con queste ordinanze non si combatte la ludopatia- ha affermato il sindaco – si combattono gli effetti collaterali e successivi del gioco diffuso. I commercianti creano a volte zone di degrado in una città. La distanze è legittimo che vengano adottate da un sindaco. Certo i gestori non fanno gioco di squadra. Così non si va da nessuna parte, questo è l’unico strumento che hanno per tutelare gli interessi della collettività. Bene la proposta di ridurre il numero dello slot. Buona la proposta di fare politiche per combattere le ludopatie usando marginalità di questo settore. Qui il grande assente è lo Stato. Non sono qui a criminalizzare una tipologia di gioco, ma ogni giorno ho persone che vengono a chiedere soldi a noi per pagare le bollette perché non hanno soldi che hanno già speso nel gioco non solo le slot, ma anche con il Gratta e Vinci. Noi sindaci siamo soli sul territorio. Si potrebbe partire ragionando su dei protocolli di intesa. È indispensabile che ci siamo anche i commercianti perché le ordinanze le facciamo, ma ci sono anche comportamenti illeciti”.
Per quanto riguarda la nostra attività noi ci troviamo ad applicare delle norme – ha aggiunto Matteo Copia, rappresentante dell’Associazione Polizie Locali D’Italia – dobbiamo sederci e confrontarci. Noi come polizia siamo pronti a parlare in termini di accertamenti”.
Riceviamo nota e publichiamo
Lo Staff: CifoneNews