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Regolamento giochi a Roma, dell’Assemblea Capitolina

“In Conferenza Unificata si propongono azioni che risolvono appena il problema del gioco d’azzardo. Siamo favorevoli al dimezzamento dei punti di gioco e raccolta scommesse, ma non basta. I cittadini spendono meno nel circuito virtuoso della nostra economia a causa del gioco d’azzardo.

Non dimentichiamoci inoltre il gioco online, altro strumento terribile, con eventuali vincite che transitano da zone franche fiscali. La pubblicità sul gioco d’azzardo, inoltre, va vietata, sempre, come fatto per il fumo. Vogliamo una regolamentazione che strizza l’occhio alla salute e al benessere sociale dei nostri cittadini. Tenteremo di evitare che le persone si smarriscano nel gioco. Non vogliamo che venga alimentata oltremodo un’economia che è sfuggita di mano”.

E’ quanto dichiarato dalla consigliera Sara Seccia (M5S) durante l’Assemblea Capitolina per l’approvazione del “Regolamento sale da gioco e giochi leciti”.

Michela Di Biase (Pd): “Siamo perfettamente d’accordo con questo regolamento, e come non potremmo esserlo. Il M5S lo ha copiato da quello del Comune di Genova, ne ha copiato perfino i refusi. Le differenze di contenuto sono solo in alcuni articoli, tipo l’inserimento di restrizioni alla navigazione su internet. La consigliera Seccia ha detto che sono mesi che ci stanno lavorando, non credo ci volesse molto per copiare”.

Andrea De Priamo (FdI): “Si tratta di un’autentica riscrittura della nostra delibera, e su questo esprimiamo soddisfazione. E’ curioso che che negli emendamenti sono ripresi molti dei punti della nostra delibera, siamo ovviamente contenti, però vorremmo che venisse riconosciuto, altrimenti si sta facendo un lavoro non serio, poco onesto. Sospendiamo quindi il giudizio in attesa di avere un chiarimento su questi aspetti, noi abbiamo comunque presentato ulteriori pochi emendamenti e ordini del giorno che vanno a dettagliare alcuni aspetti per noi importanti, anche legati all’attività preventiva che si può fare. Esiste ormai una società che è bersagliata da impulsi come internet e la pubblicità che è difficile normare, però possiamo fare il nostro e va fatto bene”.

Pietro Calabrese (M5S): “Quanto spende lo Stato in cure per questo tipo di patologie? Mi chiedo, ammesso e non concesso che si sia copiato il testo, ma immaginate se un tempo si fossero copiato i testi più virtuosi e si fossero applicati nei vari territori, quanti problemi si sarebbero evitati? Se anche avessimo copiato un regolamento non mi sembra così grave. E’ più grave che molte persone pensino di risolvere i loro problemi con il gioco. E’ ridicolo parlare di provvedimenti copiati, andiamo avanti”.

Rachele Mussolini (Lista Civica Con Giorgia): “Quello della ludopatia è un tema caro alla maggioranza e anche alle opposizioni. L’emendamento portato dalla maggioranza ritengo che potevamo affrontarlo dopo la prossima settimana. Non capisco questa fretta e la convocazione anomala di un consiglio di venerdì pomeriggio, però le opposizioni ci sono. Mi sono sentita un po’ presa in giro, perchè ritengo non ci fosse questa fretta. La delibera che la maggioranza porta è un po’ un insieme di quello che è stato già portato, varie parti copiate, è stato un po’ un copia e incolla di due atti. Non capisco perchè si sia atteso più di un mese per partorire una delibera di questo tipo. Sul voto che potrò esprimere a nome del mio gruppo non mi pronuncio, voglio vedere come verranno giustificati determinati emendamenti, se verrà riconosciuto ciò che è stato ripreso da altre proposte”.

Marco Terranova (M5S): “Mettere delle regole su attività che una volta erano illegali è senz’altro una cosa positiva. Già nel 2014 ho preso delle iniziative per chiedere all’allora sindaco Marino di intervenire in questo senso. Devo dire che purtroppo sono stati accantonati. Oggi so che il PD aderirà e voterà il regolamento. Quando c’è un obiettivo comune si può lavorare insieme”.

In merito all’Ordine del giorno sugli incentivi per i locali che rinuncino o disinstallino le slot machine la consigliera Seccia (M5S) ha detto: “E’ corretto disinstallare o non installare le macchine, ma non è un odg che possiamo recepire in questa sede. Serve il parere del compartimento risorse economiche”. L’odg al voto è stato respinto.

Respinto anche il secondo ordine del giorno, mentre è stato approvato il terzo a prima firma Catini-Seccia inerente la richiesta del distanziometro di 500 metri alla Regione Lazio.

Catini (M5S): “Questo odg è di importanza fondamentale, perchè mentre in altre Regioni indicate nelle premesse dell’odg, come Lombardia, Liguria, Basilicata ed altre hanno legiferato su questa materia mettendo il vincolo delle distanze dai luoghi sensibili, la nostra Regione ha pensato bene, o forse per dimenticanza, di non fare nulla in merito. Noi chiediamo alla sindaca e alla giunta di farsi parte attiva per sollecitare il presidente della Regione Lazio e l’assessore per introdurre le distanze delle sale da gioco dai luoghi sensibili determinandole in almeno 500 metri, normando finalmente tale aspetto. Abbiamo intenzione di andare a normare questa giungla che ci troviamo in questa città, abbiamo tali intenzioni e non vogliamo vengano vanificate da decisioni prese in altre sedi”.

De Priamo (FdI): “Sono d’accordo che la Regione Lazio su questo tema fino ad oggi non ha avuto un’attenzione adeguata. Esprimo però voto contrario perchè nella nostra delibera abbiamo previsto un limite più ampio, di 1000 metri”.

Riceviamo e pubblichiamo (Jamma)

Lo Staff: CifoneNews

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