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Tarquinia, centro scommesse per bookmaker estero evade imposte per 200 mila euro

Evasi oltre 200 mila euro evasi da un centro scommesse di Tarquinia operante per conto di un boookmaker estero non autorizzato alla raccolta fisica. A rilevarlo la Gdf di Viterbo nell’ambito dell’attività di controllo economico-finanziario del territorio, in seguito a una mirata attività sul contrasto al fenomeno del gioco illegale. L’ammontare delle scommesse giocate e delle vincite pagate sono state segnalate all’Ufficio dei Monopoli competente per la quantificazione dell’imposta dovuta e l’irrogazione delle sanzioni nei confronti dei soggetti tenuti al pagamento.

Secondo quanto riporta la GdF, “a carico del rappresentante legale della società venivano a palesarsi gravi indizi di reità in quanto l’attività di raccolta delle scommesse veniva esercitata senza il possesso della prescritta licenza ex art. 88 del T.U.L.P.S. rendendo così configurabili le ipotesi di reato previste e punite dagli artt. 4 comma 1, 4 bis, 4 ter della Legge 401/89 e art. 650 C.P. per le quali è stato deferito alla Autorità Giudiziaria competente. La responsabilità dell’indagato, tuttavia, sarà accertata solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile. Nei confronti dello stesso vige, infatti, la presunzione di innocenza che l’articolo 27 della Costituzione garantisce ai cittadini fino a sentenza definitiva. I controlli nel settore proseguiranno senza soluzione di continuità nel contesto del presidio economico – finanziario assicurato dalla Guardia di Finanza a tutela del gioco offerto sotto ogni forma e delle imprese che rispettano la legalità”.

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