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ANCONA SLOT FREE, CAPOGROSSI: «CON LE NUOVE REGOLE RESTERANNO SOLO 5 SALE»

Ancona “slot free”, l’assessore ai servizi sociali Emma Capogrossi difende il nuovo regolamento contro il gioco d’azzardo patologico. Il testo, pronto dallo scorso novembre, è stato ritirato e corretto dalla giunta che ne ha approvato una seconda versione lo scorso 20 marzo, eliminando alcune delle limitazioni più severe. Nessun passo indietro rispetto al testo originale, secondo la giunta, che ribadisce: “L’evidente adesione del comportamento del capoluogo alle indicazioni fornite dalla legge regionale chiarisce come l’obiettivo sia quello di un’Ancona no-slot”. E aggiunge: con le nuove regole, i locali con slot machine, video poker e video lottery passeranno dagli attuali 118 a solo 5 entro il 2019. Il regolamento metterà in atto il divieto di aperture di punti gioco entro 500 metri da luoghi sensibili, come prescritto dalla legge regionale 3 del 2017, tra cui istituti universitari, scuole di ogni ordine e grado, istituti di credito e sportelli bancomat, uffici postali, da esercizi di acquisto e vendita di oggetti preziosi ed oro usati. Sono stati eliminati dal testo invece gli ulteriori siti che il Comune aveva aggiunto in prima battuta: asili nido e scuole dell’infanzia, caserme, chiese e luoghi di culto, impianti sportivi, strutture di tipo sanitario o sociosanitario, strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanile, centri sociali per anziani, parchi gioco, sedi operative di associazioni di volontariato, oratori, ospedali e luoghi di cura.

“Per quanto riguarda la possibilità, per i Comuni, di indicare luoghi sensibili ulteriori rispetto a quelli già presenti nella legge, le verifiche effettuate hanno evidenziato come la legge operi, su Ancona, una copertura pressoché totale. Infatti, semplicemente seguendo le indicazioni della legge, i locali con giochi passeranno dai 118 di oggigiorno a 5 entro il 2019” spiega l’assessore Capogrossi.

“La legge ha fornito una ricca piattaforma di azioni per i singoli Comuni, chiamati ad integrarne gli effetti con specifici regolamenti in merito a: prevenzione; luoghi sensibili eventuali da aggiungere a quelli già presenti nel testo della legge e orari degli esercizi. Il Comune di Ancona ha quindi avviato un percorso collegato alla legge, che si è composto di incontri con operatori sociali ed economici, 6 commissioni consiliari, una prima versione di regolamento da presentare al Consiglio Comunale e, dopo importanti verifiche e approfondimenti, una seconda e definitiva versione di regolamento che la Giunta presenta al Consiglio comunale – aggiunge Capogrossi -. Per la prevenzione, da molti anni il Comune opera con interventi significativi in collaborazione con il Dipartimento Dipendenze dell’Asur – Area Vasta 2, sia destinati agli utenti sia destinati agli operatori socio-sanitari (incontri, corsi di formazione, interventi sul territorio etc.) e agisce quindi da tempo in piena coerenza con il testo di legge regionale. Per quanto concerne gli orari, il Comune ha equilibrato l’attenzione ai lavoratori occupati nel settore con la lotta ai rischi di dipendenza, nonché ad evitare il rischio di un incremento del gioco in condizioni di illegalità. Il risultato è stato una diminuzione di orario sia per le Sale giochi (dalle 14 alle 24) sia per i giochi presenti nei bar e nei ristoranti (dalle 10 alle 20). L’evidente adesione del comportamento del capoluogo alle indicazioni fornite dalla legge regionale chiarisce come l’obiettivo, per l’amministrazione comunale, sia quello di un’Ancona no-slot. La legge regionale fornisce ad Ancona un grande aiuto in tal senso, cui l’amministrazione aggiunge, oltre alla riduzione di orario, l’intenzione di premiare quegli operatori commerciali ed economici che si priveranno dei giochi all’interno del proprio esercizio e quelli che rinunceranno a metterli in funzione” conclude Capogrossi. Il nuovo regolamento dovrà tornare ora al vaglio della commissione servizi sociali, convocata già nella mattinata di mercoledì 28 marzo, prima di poter andare al voto del Consiglio comunale.

29.03.2018, la Redazione

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