10 gennaio 2018
Lo ha stabilito la Cassazione-
Non è sufficiente che all’interno di un immobile sia stato commesso un fatto illecito per legittimare il sequestro del locale stesso.
Con queste motivazioni la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso contro il sequestro probatorio dell’immobile, all’interno del quale erano stati installati due apparecchi da gioco illegali perché connessi in rete a siti web, e all’interno dei quali erano state asportate le schede elettroniche per essere utilizzate in altri apparecchi.
Per la Cassazione non è “sufficiente la sola circostanza che al suo interno sia stato commesso il fatto illecito, atteso che il rapporto di mera occasionalità non è idoneo ad integrare il requisito della strumentalità nei termini sopra indicati”.
Inoltre “Il Tribunale non spiega in cosa consista il nesso di pertinenza legalità tra la violazione dei sigilli degli apparecchi oggetto di un precedente sequestro e l’intero immobile nel quale sono ubicati, nulla essendo addotto al riguardo né essendo il rapporto di strumentalità con il locale intrinseco al reato contestato, che ha ad oggetto soltanto i due apparecchi destinati al gioco e non già l’immobile, in cui risultano, di conseguenza, essere stati solo occasionalmente ubicati posto che è stata esclusa dagli stessi giudici di merito la destinazione della struttura, in difetto dei necessari elementi indiziari, all’attività di illecita intermediazione nella raccolta di scommesse.
Peraltro la misura risulta inadeguata, sotto l’ulteriore profilo del difetto di proporzionalità, rispetto al fine perseguito, ove si consideri che l’immobile de quo sembra comunque destinato all’esercizio di attività commerciale, essendo adibito, secondo quanto dedotto dal ricorrente e non contraddetto dalla ordinanza impugnata a centro di elaborazione dati e rivendita di oggetti di cartoleria”.
Lo Staff: CifoneNews