Assolta con formula piena una donna nissena di 50 anni, G.T., titolare di un bar a Caltanissetta per il reato di esercizio abusivo di raccolta di scommesse per conto di bookmaker stranieri. La donna era stata denunciata dalla Guardia Di Finanza che aveva contestato la mancata autorizzazione. Grazie ai suoi legali, gli avvocati Massimiliano Bellini e Manlio Miraglia, è riuscita però a dimostrare che la società per la quale raccoglieva scommesse poteva operare in territorio italiano eccome. Se il Pm aveva chiesto la condanna a 6 mesi il giudice Valentina Amenta infatti ha deciso per la sua assoluzione. La difesa ha infatti evidenziato il contrasto tra la normativa italiana e i principi fondamentali dell’ordinamento europeo in tema di discriminazione per la società straniera che non aveva potuto ottenere la concessione italiana per la natura vessatoria del bando di gara. In sostanza la società per la quale la donna raccoglieva scommesse poteva legittimamente operare nel territorio italiano, così come stabilito dalla normativa europea che prevale su quella nazionale.
08.05.2018
Maria Castellano, Giorn. FreeLance