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Caritas plaude il nuovo regolamento sulle sale giochi e scommesse a Roma

Il giro di vite messo in campo a Roma per limitare i nefasti effetti causati dal gioco d’azzardo, sta riscuotendo consensi e apprezzamenti. Seguendo un’onda che sta investendo a poco a poco tutto il territorio nazionale, la capitale, nell’approvare il Regolamento che disciplina distanze fra luoghi sensibili e sale gioco, ha dato un chiaro segno sui propositi di riordino del settore.

Le novità

Le novità non si discostano, come accennato in precedenza, dai provvedimenti posti in essere nell’ultimo periodo in altre zone d’Italia. Il concetto è immediatamente riconducibile alla volontà di sottrarre le fasce più deboli, i giovani soprattutto, al subdolo richiamo del gioco, con le sue false illusioni a presa rapida. Distanziare quindi sale gioco e scommesse da scuole di qualsiasi grado, centri di aggregazione giovanile, aree di culto, centri per anziani, complessi residenziali o semiresidenziali che agiscono nel settore sanitario e socio-assistenziale. E inoltre, divieto delle slot machine nelle aree pedonali e nel centro e delle videolottery nei giorni festivi. Questo forte segnale di contrasto al dilagante fenomeno della ludopatia è percepibile anche nell’inasprimento delle sanzioni comminate in presenza di reiterazione, tanto da prevedere la sospensione dell’autorizzazione o, nei casi più gravi, la revoca.

La Caritas

Non si sono fatte attendere le dichiarazioni favorevoli degli organismi cattolici da sempre a fianco dei meno fortunati. Il direttore della Caritas diocesana monsignor Enrico Feroci, ha sottolineato l’importanza di anteporre la dignità al profitto, ponendo l’attenzione sul positivo coinvolgimento di eterogenee forze politiche e realtà sociali nella fase preparatoria del provvedimento. Viene ribadita l’urgenza delle azioni, anche e soprattutto informative, volte a scorporare il gioco d’azzardo dalle immagini vincenti di personaggi noti dello sport e dello spettacolo. Lo Stato non deve divenire complice di questo pericoloso meccanismo. Le incisive affermazioni del direttore della Caritas sono frutto dell’esperienza diretta del disagio recepita attraverso i centri di ascolto, testimonianza di dolore e disperazione.

Necessità di coerenza del Governo

Se da un lato molte sono le attese e le speranze associate alla sensibilità dimostrata da Province, Regioni e amministrazioni locali, allo stesso tempo vi è timore che in fase di nuova regolazione del gioco d’azzardo in concessione statale voluta dal Governo, non venga inserita come priorità la necessità di una riduzione dell’offerta e del consumo. Deve quindi essere bandita qualsiasi pubblicità al gioco d’azzardo, concedendo allo stesso tempo potestà di regolamentare alle realtà locali più concretamente a conoscenza delle problematiche territoriali.

 

 

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