Ufficialmente è un “corner di ricarica conto di gioco e assistenza clienti”, ma in realtà sarebbe un centro di scommesse abusivo. Si tratta di un esercizio commerciale di Castenaso in provincia di Bologna, sequestrato nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza insieme a dodici personal computer. I titolari sono stati denunciati.
L’attività illecita è venuta alla luce grazie a un controllo operato dai militari del II Gruppo di Bologna, coordinati dal sostituto procuratore Michele Martorelli. Secondo i finanzieri, nel locale si incentivava la raccolta abusiva di scommesse. Come? Lo spiega chiaramente una nota delle Fiamme Gialle: “Il bookmaker estero, mediante la collaborazione dei titolari dell’attività permetteva agli avventori privi di conto di gioco proprio di effettuare le giocate a pronostico previste dal palinsesto nazionale, utilizzando gli account aperti dai titolari stessi, non riconducibili a clienti registrati”.
Inoltre, aggiunge la Finanza, “l’attività veniva effettuata in assenza della prescritta autorizzazione rilasciata al bookmaker, il quale non risulta in possesso di alcuna concessione per il gioco rilasciata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli”. Una condotta che la legge penale traduce in “esercizio abusivo di attività di giuoco o di scommessa”: è questa l’accusa da cui dovranno difendersi i titolari dell’esercizio commerciale. Intanto, per il locale e i dodici pc che raccoglievano le puntate sono scattati i sigilli.
27.03.2018, la Redazione