Il Consiglio di Stato ha respinto – tramite decreto – il ricorso presentato da Sapar e diverse società contro la Regione Emilia Romagna in cui si chiedeva la riforma dell’ordinanza cautelare del T.A.R. Emilia Romagna – Bologna: Sezione II n. 00073/2018, resa tra le parti.
“Vista l’istanza di misure cautelari monocratiche proposta dal ricorrente, ai sensi degli artt. 56, 62, co. 2 e 98, co. 2, cod. proc. amm.; considerato che la chiusura (o delocalizzazione) dell’esercizio commerciale non è effetto immediato del provvedimento impugnato, ma richiede l’adozione da parte dei Comuni di provvedimenti ulteriori, non sussistono, allo stato, i presupposti di estrema gravità ed urgenza tali da non consentire neppure la dilazione fino alla camera di consiglio per la trattazione collegiale dell’istanza cautelare. Respinge l’istanza di misure cautelari monocratiche. Fissa, per la discussione, la camera di consiglio del 19 luglio 2018”. /Fonte Jamma
18.06.2018
Maria Castellano, Giorn. FreeLance