Tra Milano e Pavia boom di circoli illegali di poker. Migliaia di giocatori gravitano ogni giorno tra i circoli privati distribuiti nell’area di Milano, tra Corsico, Settimo Milanese e Rozzano, ma anche in molti comuni della bassa Pavese. Una situazione che ha portato i cittadini a presentare un esposto a Carabinieri, Polizia e GdF nella speranza di un intervento.
Nel mirino, il texas hold’em, il poker americano proibito dal vivo che viene gestito abusivamente da una decina di associazioni private sorte alle porte del capoluogo lombardo da circa 4-5 anni, che operano senza autorizzazione, concessione e senza pagare tasse.
Per alcuni circoli la cifra di iscrizione procapite – si legge su Libero-Milano – varia fra i 100 e 150 euro, fino a un massimo di 200. Per altri club esclusivi, di cui si sospetta l’infiltrazione della ‘ndrangheta, cui viene attribuita la diffusione e proliferazione del gioco d’azzardo, le tessere costano cifre irrisorie, una ventina di euro a fronte di montepremi che raggiungono anche i 100 mila euro e pagati in contanti ai giocatori.
E mentre per le slot il controllo da parte delle autorità è molto severo, fare soldi per le mafie con il poker texas hold’em è facile e redditizio, con un giro miliardario che si tramuta automaticamente in fonte di finanziamento per altre investimenti criminali. /Fonte Jamma
25.05.2018
Maria Castellano, Giorn. FreeLAnce