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Tar Veneto: ‘Il distanziometro non vale per le sale scommesse’

Firenze nuovo piano giochi

Anche a Firenze è stato approvato il nuovo regolamento per limitare il gioco d’azzardo e dare chiare indicazioni sul gioco lecito. Il provvedimento prosegue un percorso già intrapreso nei mesi scorsi da altre realtà presenti su tutto il territorio nazionale, volto a sradicare sul nascere il pericoloso fenomeno della dipendenza patologica.

Il regolamento in sintesi

Le principali misure presenti nel nuovo regolamento del capoluogo toscano, approvato dal Consiglio Comunale all’unanimità il 18 dicembre, non si discostano da quelle che già sono operative altrove. La distanza prevista in 500 metri fra sale giochi e scommesse e i cosiddetti “luoghi sensibili, identificati in scuole, centri di aggregazione giovanile, strutture sanitarie, luoghi di culto, sportelli bancomat, parchi, discoteche, è ormai una costante che ha visto il parere favorevole di amministrazioni e cittadini. Il divieto dell’apertura di nuove sale slot e giochi in presenza di tali siti socialmente rilevanti, è visto infatti come un passo avanti significativo nella prevenzione al vizio del gioco. Nuove misure accessorie sono previste in caso di mancata ricettività delle indicazioni da parte degli operatori:

  • riduzione dei contributi e agevolazioni in caso di esercizi con slot e macchinette;
  • copertura wi-fi comunale interdetta ai siti che promuovono il gioco in rete;
  • possibilità di esibire il logo della Regione Toscana ai esercizi slot-free.

Anche gli orari di apertura delle sale scommesse e giochi subiranno delle limitazioni. Seguendo l’intesa Stato-Regioni-Enti Locali, sono previste fasce orarie di interruzioni giornaliera del gioco sino a sei ore.

Rettifiche alla bozza

La bozza presentata dalla giunta ha subito, come accade di frequente, delle variazioni prodotte dal consiglio. Il tempo necessario per adeguare gli esercizi alle nuove regole viene ridimensionato passando da 24 a 18 mesi, cessazione immediata del patrocinio in presenza di attività a cura di esercizi che contengano slot o macchinette.

Collaborazione con l’Università di Firenze

In seguito alla contestazione da parte del Tar circa presunta mancanza di “presupposti scientifici” in forza al regolamento, il municipio fiorentino ha interpellato il Dipartimento di Scienze della Salute dell’Università di Firenze per uno studio dettagliato. I dati che emergono da questo progetto sono tutt’altro che rassicuranti. Ne è emerso un aumento rilevante del consumo di scommesse e giochi con conseguenze devastanti in tema economico e sociale. In termini percentuali, i punti gioco sono risultati superiori di cinque volte rispetto la media della regione mentre appare addirittura raddoppiato il consumo di gioco negli ultimi due anni rispetto alla media nazionale. Questo tangibile disagio si traduce nell’esponenziale aumento, 76 per cento, delle richieste di sovvenzioni economiche e sostegni da personale idoneo in presenza di disturbi da gioco patologico. 

fonte: 055firenze.it

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