Il Friuli Venezia Giulia non intende arretrare di fronte l’aumento esponenziale del gioco sul suo territorio. Le manovre di intervento si delineano in particolare nella sfera dell’informazione e conoscenza, nel tentativo di abbandonare la nona posizione fra le regioni con la maggiore spesa pro capite in macchinette per scommesse e slot.
Disposizioni previste dalla Legge Regionale
La Legge Regionale n. 1 del 14 febbraio 2014 (Disposizioni per la prevenzione, il trattamento e il contrasto della dipendenza da gioco d’azzardo, nonché delle problematiche e patologie correlate), è stata recentemente modificata con la n. 26 del 17 luglio 2017. Le modifiche consistono principalmente nell’estensione delle voci presenti nell’elenco dei luoghi sensibili e nell’aumento delle attribuzioni riconosciute ai Comuni in materia.
Le tappe dell’informazione
Le maggiori città friulane si sono attivate con propositi e progetti finalizzati alla informazione circa rischi connessi alla ludopatia. I quasi 1400 milioni di euro fagocitati in un solo anno da questa crescente patologia, devono diventare argomento pregnante per disaffezionare dal rischio. Le associazioni di categoria unitamente alla Caritas fronteggiano in prima linea le problematiche che portano i soggetti più deboli a richiedere l’ausilio delle Aziende Socio Sanitarie. Tante le iniziative portate a termine e in corso:
- Pordenone – Attenti al Gioco! La cooperativa sociale “Piccolo Principe” grazie al supporto economico della Regione porta da tempo avanti un progetto informativo e di prevenzione rivolto soprattutto ai giovani. Il gioco deve essere privo di interferenze legate a denaro o scommesse. Di rilievo il contributo della sezione zonale dell’associazione “Libera”.
- Trieste – “Il gioco d’azzardo lecito, informazione e alleanze sul territorio” Una serie di incontri aperti a tutti sulle tematiche del gioco. Inizio del progetto 13 marzo anno in corso.
- Trieste – La cooperativa sociale “La Quercia”, a seguito della segnalazione da parte dei Servizi Sociali di soggetti in stato di necessità in quanto patologicamente caduti nel vizio del gioco, si preoccupa di fornire assistenza e sostegno soprattutto in ordine all’aspetto psicologico e sociale.
E’ opportuno sottolineare l’eterogenea composizione delle parti in causa per questo dispendioso lavoro di prevenzione e comunicazione. Il percorso di approfondimento e informazione tenuto a Pordenone e Udine, è stato promosso da Aziende sanitarie, dalla Direzione Centrale Salute della Regione, dall’ordine dei Giornalisti, dalla Polizia di Stato. Personale in forza a queste amministrazioni e associazioni ha preso parte fattivamente intervenendo nel corso dei seminari.
11.04.2018