Le nuove politiche per il contenimento del pericoloso fenomeno della ludopatia iniziano a dare i primi effetti, non tutti però accettati con gioia. Le entrate erariali, ad esempio, ridotte proporzionalmente al diminuire dei frequentatori delle sale gioco o scommesse. In Germania i comuni hanno ovviato a questo decremento economico introducendo una nuova imposta agli operatori nel campo del gioco (legale).
La tassa sugli schermi
Con questa nuova tassa, alcuni comuni mirano quindi a compensare il mancato introito dovuto dalla chiusura di numerose sale giochi a seguito della introduzione di misure quali distanziometri, riduzione d’orario, divieto di multi-concessioni. Il contrasto al gioco come elemento inquinante soprattutto per le nuove generazioni, ha richiesto un intervento per attingere risorse economiche. Stop alla installazione di 12 e più apparecchi per esercizi pubblici, via libera alla tassazione degli schermi utilizzati per la diffusione di risultati e quote. Sarà compito degli addetti calcolare l’importo dell’imposta dovuto dalla loro sala scommesse e effettuare il versamento entro il decimo giorno del mese seguente.
Comuni pionieri del nuovo prelievo
Già il 1 giugno, nei comuni di Bremerhaven e Berna, verrà applicato il prelievo di 60 € mensile per ogni schermo installato nelle sale scommesse. In precedenza, in città quali Essen, Düsseldorf, Dortmund e Duisburg, è già stato adottato un prelievo quantificato non sul numero degli schermi ma sulla grandezza della sala giochi o scommesse.