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Gianferrini (PD) “Legge sul gioco del Piemonte non ha risolto il problema della ludopatia ma alimentato il gioco illegale. Dobbiamo tutelare anche i lavoratori del gioco legale”

“Ogni tanto bisognerebbe fermarsi e fare un bilancio del proprio operato”. 
Così inizia l’intervento di Joseph Gianferrini, vicepresidente del Partito Democratico metropolitano di Torino, dopo la manifestazione di martedì scorso dei lavoratori del comparto del gioco legale davanti al Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale del Piemonte. “Da quando è entrata in vigore la legge regionale 9/2016, diverse attività legali hanno avuto difficoltà ad andare avanti. Se si fosse fermato l’azzardo patologico, allora avrei potuto schierarmi tra le persone soddisfatte. Ma la legge non ha fatto altro che spostare il problema altrove”. Gianferrini suggerisce un ripensamento al proprio partito, visto che la maggioranza della Regione Piemonte è del Pd. Per cui, le responsabilità di questa legge, a prescindere dai sostegni esterni, non sono da condividere con altre forze politiche. “L’obiettivo della legge non è certo quello di favorire il gioco illegale” continua Gianferrini, “ma tutti coloro che non possono più giocare presso le ricevitorie, hanno scaricato una app sul loro smartphone o sul loro pc e hanno continuato a giocare. Oppure sono finiti in giri più loschi, alimentati dalla malavita. Il mio pensiero, in questo momento, va ai lavoratori di questo comparto. Si tratta di gente con famiglia e figli, che tutto d’un tratto devono far fronte a questa dura limitazione che di fatto non risolve assolutamente il problema per colpa di una guerra ideologica che non ha avuto alcun risultato”. Gianferrini conclude il suo intervento richiamando le grandi battaglie in difesa dell’occupazione di cui si parla su tutti i giornali, ovvero le vertenze di Embraco, di GTT, di Fiat. Aziende che a più riprese hanno messo a rischio migliaia di posti di lavoro e hanno suscitato le proteste e l’intervento politico dello stesso Pd. “Perché ci indigniamo di fronte al rischio che quei lavoratori possano perdere il posto e rimaniamo indifferenti davanti ai lavoratori del comparto Gioco Legale? Che differenza c’è? Pagano le tasse alla stessa maniera; e a mio avviso vanno tutelati alla stessa maniera. Non esistono lavoratori di serie A e di serie B”. /Fonte Agimeg

19.07.2018

Maria Castellano, Giorn. FreeLance 

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