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Giochi, Tar Veneto contro intesa Stato-Regioni

“La sentenza del Tar del Veneto mette in evidenza quanto fosse necessario, e lo sia tutt’ora,convertire, al più presto, l’accordo siglato in Conferenza unificata in un decreto attuativo, superando ritardi e incertezze, da qualsiasi parte provengano”. Commenta così il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, la sentenza del Tar del Veneto che, allo stato attuale, ritiene l’intesa “priva di valore cogente in quanto non recepita da alcun atto normativo”. Secondo Baretta “bisogna superare lo stallo attuale le cui conseguenze danneggiano, innanzitutto, i cittadini e dare certezza agli Enti locali, che oggi adottano soluzioni molto differenti tra loro, e al settore che non ha la possibilità di programmare. Bisogna completare la riduzione dell’offerta, tutelare la salute pubblica e difendere la legalità minacciata anche dall’assenza di regole condivise, da eccessi applicativi o da ritardi amministrativi. Lo dimostrano anche le notizie degli ultimi interventi della Gdf in Piemonte e della Dia di Palermo, sul finanziamento attraverso il gioco online della cosca trapanese di Matteo Messina Denaro. Il riordino del gioco fisico – conclude il sottosegretario – attraverso l’intesa Stato-Regioni, è il primo passo di una strategia di riforma strutturale del settore. Per questo dobbiamo andare avanti.”

19.04.2018

Maria Castellano, FreeLance 

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