“Siamo difensori del gioco, ma quello sicuro, che non determina problematicità e degenerazione in patologia. Una maggiore regolamentazione è preferibile rispetto a divieti con decreti d’urgenza”.
Lo ha detto Stefano Zapponini (presidente Sistema Gioco Italia) intervenendo a ‘Tutta la città ne parla’ su RaiRadio3.
“Siamo portatori di proposte, non bisogna allontanare il gioco, non risolve il problema, ma ridurre la quantità dell’offerta, lo abbiamo proposto e lo abbiamo fatto, sia come numero di apparecchi che come punti gioco. Dobbiamo lavorare sulla qualità dell’offerta. Se effettivamente alcuni giochi proprio per la forbice temporale tra il gioco e la vincita troppo breve generano compulsività, vanno eliminati. I punti di gioco devono avere la caratteristica del decoro, la riconoscibilità dall’esterno, spazi circoscritti e delimitati, un numero di apparecchi proporzionati ai mq del locale, sicurezza, tessera del giocatore, tessera dell’esercente e telecamere collegate alla polizia locale” ha aggiunto Zapponini.
“Sulla pubblicità bisogna essere chiari, è sacrosanto il divieto di pubblicità per gli operatori non muniti di titolo concessorio. Vietare i testimonial? Non siamo contrari. Vietare giochi ad alto tasso di compulsività siamo d’accordo”.
/Fonte Jamma
05.07.2018
Maria Castellano, Giorn. FreeLance