“Dal punto di vista sanitario non possiamo sapere se il distanziometro funziona davvero, abbiamo modelli statunitensi e australiani ma distanti culturalmente da noi. L’ISS sta elaborando una ricerca da cui potremmo a breve avere dei dati in questo senso. Al momento stiamo girando l’Italia organizzando dei Focus Group, parliamo con persone che soffrono per il Gap, e quello che ci dicono è che cercano i luoghi di gioco più lontano possibile dalla loro casa. Il senso di colpa e la vergogna gli fa preverire luoghi di gioco lontani. Se questo fosse vero e confermato da ricerche confermerebbe quanto detto prima. Per ora è una sensazione, aspettiamo di avere prove solide e valide”ha detto la dottoressa Adele Minutillo, dell’Istituto Superiore di Sanità, intervenendo alla Tavola Rotonda sulle nuove addictions che si tiene presso l’Università di Salerno.
Fonte/Jamma
16.05.2018
Maria Castellano, Giorn. FreeLance