ultime notizie

Attualità, Editoriale, Giurisprudenza

Jennifer Shahade fa causa all’Us Chess per discriminazione e diffamazione

Attualità, Economia, Forze dell'ordine, Gaming, Giurisprudenza, In Evidenza

Taranto, gioco illegale: scoperta evasione di 3 milioni di euro

Attualità, Gaming, Politica

Gambling commission Uk lancia il più grande sondaggio della storia sul gioco

Attualità, Cultura, Economia, In Evidenza, Politica, Sports

Olimpiadi al via: il ‘grande evento’ spinge le scommesse

Attualità, Editoriale, Forze dell'ordine, Gaming, Giurisprudenza, In Evidenza

Merano, minori in centro scommesse: sanzioni per il titolare e probabile sospensione licenza

Attualità, Gaming, Giurisprudenza, In Evidenza, Politica

Tar Veneto: ‘Il distanziometro non vale per le sale scommesse’

La crisi delle Slot preoccupa gli operatori del settore

Momento di incertezza nel panorama delle slot presenti sul territorio nazionale. Negli ultimi anni si è assistito a un inesorabile incremento dei prelievi fiscali e delle limitazioni restrittive di orario e superficie. La rapida obsolescenza tecnica delle macchine utilizzate con conseguente frequenza della loro sostituzione, contribuisce a rendere sempre meno conveniente l’attività.

In futuro previsti tagli agli apparecchi

Nubi di tempesta quelle che incombono sul settore delle sale gioco e scommesse. La Manovra Bis, con la promessa dell’arrivo delle slot “da remoto” da installarsi solo in ambienti aventi particolari caratteristiche, e di una nuova probabile riscossione erariale, ha imposto ai gestori la necessità di porsi delle serie domande sull’eventuale prosieguo dell’attività. E’ del resto evidente che tutto il territorio nazionale è percorso da propositi volti a disciplinare finalmente questo campo da troppo tempo lasciato in balia di se stesso. Limiti di orario e distanziometro fra sale giochi e luoghi sensibili previsti dai nuovi regolamenti comunali, stanno progressivamente diventando parte integrante di realtà territoriali fortemente impattate dal fenomeno della ludopatia.

Fenomeni di aggregazione e messa in vendita

L’accorpamento e aggregazione è stata una prima soluzione tendente a rinvigorire le singole attività di raccolta in affanno. Ne è seguita una ulteriore, legata inequivocabilmente al timore che in un frangente così confuso e incerto possano andare perse ingenti risorse finanziarie. Si tratta della vera e propria messa sul mercato delle aziende, certi del rapido acquisto da parte dei grandi concessionari in possesso delle capacità economiche necessarie per la corposa organizzazione. Attraverso la cessione delle quote, parziale o totale, a seguito di una attenta verifica patrimoniale e economica sarà possibile portare a termine il trasferimento.

 


Condividi

Articoli correlati

Video