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LUDOPATIA E AZZARDO: SECCIA (M5S), GRAZIE A NOSTRO IMPEGNO, CHIAREZZA SU CIFRE SPERPERATE

13.12. 2017

La consigliera capitolina: “Roma ha problema da 5,4 miliardi di euro che nessuno aveva mai affrontato prima”

Dietro la piaga dell’azzardo non ci sono solo cifre spaventose, ma anche storie di vittime di usura, mafie e dipendenza. Storie di famiglie e attività economiche in rovina. Insomma, un vero e proprio cancro per le politiche sociali ed economiche. Grazie al nostro impegno con una richiesta di accesso agli atti finalmente si inizia a fare trasparenza sulle cifre sperperate col gioco d’azzardo”. Lo dichiara in una nota stampa Sara Seccia, consigliera M5s di Roma Capitale. “Dati dei Monopoli alla mano, – spiega – nel 2016 a Roma, si è ‘azzardato’ per 5,4 miliardi di euro. Ben 400 milioni di euro in più rispetto al 2015. Nel 2016, 1.7 miliardi sono stati bruciati nelle VLT-Videolottery, le slot machine elettroniche di nuova generazione, 1 miliardo nelle slot, 885,4 milioni di euro nel pericoloso azzardo online, 499 milioni nel ‘Gratta e vinci’, 360 milioni nel Lotto, 215 milioni nelle scommesse sportive a quota fissa, 74 nelle scommesse virtuali, 84 nel Super Enalotto”.

”Vi ricordate del caro vecchio ‘Totocalcio’, un gioco di cui ormai si sente parlare sempre meno? Raccoglie ‘appena’ 974.814 euro nel 2016. Ogni anno 1.3 milioni di famiglie romane dissipa in media 3.980 euro l’anno nel gioco, 331 euro al mese. La spesa pro capite calcolando i cittadini maggiorenni aventi diritto al voto ( sono 2,3 milioni) è di 2.363 euro l’anno e 229 euro al mese. I dati diventano ancora più drammatici se li compariamo con quelli dell’ Istat sui consumi nel Lazio del 2016: la spesa media mensile familiare è di 2.619 euro al mese in consumi, dei quali 329 euro mensili per cibo e bevande (alcolici inclusi). 329 euro in cibo e bevande contro i 331 nell’azzardo!”.

“Dei 5,4 miliardi di euro – conclude la consigliera Seccia – meno del 10% è andato all’erario: 496,2 milioni di euro ( 496.271.206 per la precisione). Non ingannino le vincite, gran parte di quanto ‘vinto’, viene rigiocato nell’azzardo in un drammatico ‘cane che si morde la coda’ che danneggia l’economia reale e produttiva, il commercio e l’indotto dell’industria. Ogni euro gettato nell’azzardo è un euro tolto all’economia produttiva e sana. Per questo, per tutelare la salute dei cittadini, le famiglie, per difendere l’economia delle piccole e medie imprese romane, nel mese di giugno abbiamo approvato per la prima volta nella storia di Roma un regolamento comunale che fissa distanze dai luoghi sensibili (chiese, scuole, etc) tra i 350 ed i 500 metri. Inoltre sta per essere varata l’ordinanza per limitare gli orari del gioco d’azzardo! Tra famiglie rovinate, commercio ed economia reale danneggiata, l’azzardo legale diventa sempre di più la lavatrice delle mafie. Lo dicono i magistrati e le inchieste. Basta! E’ ora di mettere un freno a questa piaga che da oramai 20 anni sta rovinando l’Italia”.

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 GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO: REGIONI, EMENDAMENTO PER INTESA

“Disposizioni a livello nazionale standard minimo. Quelle previste in ogni Regione o Provincia autonoma continueranno a esplicare loro efficacia”Via libera all’intesa sulle linee di azione per garantire le prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte alle persone affette dal gioco d’azzardo patologico (gap).
La decisione è stata assunta nel corso della Conferenza Stato-Regioni del 6 dicembre, durante la quale la Conferenza delle Regioni ha consegnato al Governo una richiesta emendativa. Si riporta di seguito il testo della proposta, già pubblicato sul portale www.regioni.it (nella sezione “Conferenze”).
Posizione sullo schema di regolamento del ministero della salute di adozione delle “linee di azione per garantire le prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte alle persone affette dal gioco d’azzardo patologico (Gap) Intesa, ai sensi dell’articolo 1, comma 133, terzo periodo, della legge 23 dicembre 2014, n.190 Punto 4) O.d.g. Conferenza Stato-Regioni
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome esprime l’intesa con la seguente richiesta emendativa: Al punto “Inquadramento legislativo/normativo-La disciplina del gioco pubblico” sotto “Raccomandazioni” (pagina 44 del documento) al comma 3 inserire il seguente testo evidenziato in grassetto: Raccolta e semplificazione normativa che racchiuda in una unica fonte normativa e regolamentare tutto il compartimento “gioco”.
Le disposizioni specifiche in materia rilasciate a livello nazionale sono da considerarsi uno standard minimo. Le disposizioni specifiche in materia, previste in ogni Regione o Provincia autonoma, continueranno comunque ad esplicare la loro efficacia. Inoltre le Regioni e le Province autonome ai fini del contrasto delle patologie afferenti alla dipendenza dal gioco d’azzardo, potranno prevedere forme maggiori di tutela per la popolazione.”

Lo Staff: CifoneNews

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