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Tar Veneto: ‘Il distanziometro non vale per le sale scommesse’

Mantova: Sala scommesse in procura per abuso edilizio

Sarà pure senza slot e, quindi, non deve osservare la distanza di sicurezza dalle scuole, ma la nuova sala scommesse Stanleybet qualcosa non in regola potrebbe averlo. Secondo la Polizia locale e lo Sportello unico del Comune, i lavori per consentire il cambio di destinazione d’uso da commerciale a sala scommesse del locale di viale Partigiani 37, accanto al bar tabaccheria, sarebbero stati realizzati senza permesso di costruire.

E così, il nome del committente di quelle opere, un 36enne di Vibo Valentia e residente a Gambarara, è finto nel rapporto che il Comune ha trasmesso alla procura per quanto riguarda gli abusi edilizi accertati.

In base alla legge regionale, le sale giochi e le sale scommesse per aprire necessitano del permesso di costruire rilasciato dallo Sportello unico al termine di un preciso iter che riguarda tutte le pratiche edilizie. A quanto pare Stanleybet non l’aveva nemmeno avviato.

I controlli da parte della Polizia locale sono iniziati a metà gennaio scorso, in concomitanza con l’apertura della nuova sala scommesse che aveva messo in allarme i residenti di viale Partigiani. I quali ricordavano i problemi di sicurezza, tra liti e scazzottate, che nel recente passato erano emersi nel quartiere e che avevano visto come centro catalizzatore il vicino bar dotato di macchinette mangiasoldi. L’esercizio pubblico aveva cambiato gestione nel maggio dello scorso anno e da allora, avevano detto i nuovi titolari, non si erano più registrati problemi.

Le prime verifiche su quella nuova sala giochi avevano riguardato la distanza, 500 metri, che doveva osservare dai punti sensibili come le scuole (a meno si trovano l’elementare Martiri di Belfiore e la materna Campogalliani). Era stato, però, appurato che per legge la distanza minima non vale per le sale scommesse, ma solo per quei locali dotati di slot machine, «e noi le macchinette non le abbiamo e non le metteremo mai» si erano affrettati a precisare i titolari. Per quanto riguarda, invece, l’attiguo bar le slot ci sono, ma sono state installate prima dell’entrata in vigore della legge.

Non restava che esaminare la documentazione edilizia e qui è stata riscontrata la carenza su cui dovrà pronunciarsi la magistratura. Nel frattempo, la sala scommesse della catena internazionale Stanleybet, con molte sedi in tutta Italia e all’estero, resta aperta.

13.04.2018

Maria Castellano, Giorn. FreeLance 

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