ultime notizie

Attualità, Editoriale, Giurisprudenza

Jennifer Shahade fa causa all’Us Chess per discriminazione e diffamazione

Attualità, Economia, Forze dell'ordine, Gaming, Giurisprudenza, In Evidenza

Taranto, gioco illegale: scoperta evasione di 3 milioni di euro

Attualità, Gaming, Politica

Gambling commission Uk lancia il più grande sondaggio della storia sul gioco

Attualità, Cultura, Economia, In Evidenza, Politica, Sports

Olimpiadi al via: il ‘grande evento’ spinge le scommesse

Attualità, Editoriale, Forze dell'ordine, Gaming, Giurisprudenza, In Evidenza

Merano, minori in centro scommesse: sanzioni per il titolare e probabile sospensione licenza

Attualità, Gaming, Giurisprudenza, In Evidenza, Politica

Tar Veneto: ‘Il distanziometro non vale per le sale scommesse’

Modena, l’assessore Bosi su sala scommesse di via Poletti: “Dovrà chiudere o spostarsi”

La sala scommesse di via Poletti rientra nell’elenco delle 24 sale gioco e sale scommesse con una distanza inferiore a 500 metri pedonali dai luoghi sensibili mappati dall’Amministrazione comunale. Il Comune di Modena, lo scorso 25 giugno, ha trasmesso la comunicazione alla proprietà, che avrà tempo 6 mesi per cessare l’attività (Natale 2018) e altri due mesi di eventuale deroga massima (febbraio 2019) nel caso intenda delocalizzare l’attività.

Lo ha detto l’assessore alla Promozione della cultura della legalità Andrea Bosi, nella seduta di giovedì 5 luglio, rispondendo all’interrogazione del consigliere Antonio Carpentieri del Pd sulla sala scommesse in via Poletti.

Il consigliere ha evidenziato che “tale sala scommesse si trova in una zona residenziale, densamente abitata, che dista 200 metri dalle scuole d’infanzia ‘Montegrappa’, 400 metri dal Liceo scientifico ‘Tassoni’ e 450 metri dalla ‘Parrocchia San Giuseppe – Tempio’”. Ha quindi chiesto quale sia la situazione aggiornata di quella sala scommesse, se per la normativa regionale e comunale possa continuare a restare aperta e “quali azioni di controllo, in ogni caso, intende intraprendere l’Amministrazione comunale per garantire la legalità e la sicurezza della zona”.

L’assessore Bosi ha chiarito che “la normativa regionale sul rispetto della distanza dei 500 metri pedonali dai luoghi sensibili si applica anche alle sale scommesse intese come i punti di raccolta delle scommesse e i punti di vendita con attività di gioco esclusivo o a questi assimilabili, ambito in cui rientra la sala di via Poletti”. Ha inoltre precisato che per beneficiare dei due mesi di deroga, i titolari della sala scommesse devono aver presentato domanda al Comune per il rilascio di costruire, oppure la domanda di licenza al Questore per apertura di nuova attività. “L’ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale sul tema – ha aggiunto – insieme all’ordinanza del sindaco e alla mappatura dei luoghi sensibili rappresentano una serie di segnali di volontà di questa Amministrazione di contrastare le azzardopatie e i problemi ad esse connessi. La normativa regionale sarà determinante per fornire un ulteriore strumento di contenimento dei fenomeni di ludopatia – ha proseguito – in quanto spostare queste sale oltre 500 metri dai luoghi sensibili individuati significa collocarli oltre il perimetro della tangenziale. Ciò renderà più difficile, in particolare per i giovani, imbattersi nelle macchine del gioco d’azzardo che possono creare dipendenze”.

Rispetto alle attività di controllo, l’assessore ha spiegato che “la zona di via Poletti-Borelli viene monitorata quotidianamente con il sistema di videosorveglianza comunale e si continuerà in questo senso. Questa attività continua da anni – ha continuato – e nei report delle attività compiute non vengono rilevate situazioni anomale, salvo sporadiche presenze di persone all’esterno che poi rientrano o si allontanano dal luogo. Anche recentemente sono stati svolti controlli in orari serali che non hanno evidenziato situazioni problematiche”.

L’assessore Bosi ha infine comunicato che “ad aprile 2018 è stato fatto un controllo mirato di polizia commerciale, durante il quale sono state rilevate violazioni in merito all’ordinanza del sindaco, in quanto le apparecchiature da gioco erano funzionanti al di fuori degli orari previsti dall’ordinanza. Circa il 50 per cento dei controlli che vengono effettuati – ha aggiunto – portano a una sanzione per mancato rispetto degli orari”.

Nella replica, il consigliere Carpentieri si è detto soddisfatto: “Con questa interrogazione – ha affermato – volevo fosse chiaro ai cittadini che anche le sale scommesse sono oggetto della normativa regionale e che i controlli in queste aree stanno proseguendo. Attraverso l’applicazione della legge e i controlli, l’Amministrazione mette in atto una serie di azioni di contrasto all’illegalità e all’azzardopatia. Non può reggere sulle proprie spalle l’intero problema – ha aggiunto – ma è importante che sia cambiata la sensibilità nel merito”. /Fonte Jamma

06.07.2018

Maria Castellano, Giorn. FreeLance 

Condividi

Articoli correlati

Video