ultime notizie

Attualità, Editoriale, Giurisprudenza

Jennifer Shahade fa causa all’Us Chess per discriminazione e diffamazione

Attualità, Economia, Forze dell'ordine, Gaming, Giurisprudenza, In Evidenza

Taranto, gioco illegale: scoperta evasione di 3 milioni di euro

Attualità, Gaming, Politica

Gambling commission Uk lancia il più grande sondaggio della storia sul gioco

Attualità, Cultura, Economia, In Evidenza, Politica, Sports

Olimpiadi al via: il ‘grande evento’ spinge le scommesse

Attualità, Editoriale, Forze dell'ordine, Gaming, Giurisprudenza, In Evidenza

Merano, minori in centro scommesse: sanzioni per il titolare e probabile sospensione licenza

Attualità, Gaming, Giurisprudenza, In Evidenza, Politica

Tar Veneto: ‘Il distanziometro non vale per le sale scommesse’

Operazione ‘Babylonia’: anche una società di giochi e scommesse tra le 10 sequestrate da GdF e Carabinieri su richiesta dell’Antimafia capitolina

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza e del Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Roma stanno eseguendo un decreto di sequestro di beni emesso dal locale Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia capitolina, avente ad oggetto dieci società di capitali, per un valore complessivo di circa 6,5 milioni di euro. A pochi giorni dall’esecuzione del provvedimento che aveva disposto il sequestro di 4 imprese, per un valore di circa 7,5 milioni di euro, Guardia di Finanza e Carabinieri, operando in sinergia, hanno assestato un nuovo colpo ai due sodalizi criminali, con base a Roma e Monterotondo (RM). Tra le 10 società di capitali coinvolte nell’operazione, anche una società di giochi e scommesse.
L’intervento si inquadra nell’operazione “Babylonia”, le cui indagini, eseguite dal Reparto Operativo – Nucleo Investigativo Carabinieri di Roma ed affiancate da mirati accertamenti patrimoniali del G.I.C.O. del locale Nucleo di Polizia EconomicoFinanziaria, avevano condotto, nel 2017, all’esecuzione di 23 ordinanze di custodia cautelare, emesse dal GIP di Roma, su richiesta della D.D.A., nei confronti di altrettanti appartenenti a due distinte associazioni per delinquere – dedite all’estorsione, all’usura, al riciclaggio, al reimpiego di denaro e beni di provenienza illecita, al fraudolento trasferimento di beni e valori, con l’aggravante del metodo mafioso. /Fonte Agimeg

26.07.2018

Maria Castellano, Giorn. FreeLance 

Condividi

Articoli correlati

Video