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Piemonte, M5S: “Prima liberalizzano il gioco, poi fanno campagne di sensibilizzazione di facciata”

«Orari ridotti nelle sale slot Sindaco ritarda la misura»

Gioco d’azzardo all’ordine del giorno in consiglio comunale. Il Movimento 5 Stelle sollecita il Comune a firmare l’ ordinanza che prevede la riduzione degli orari di accensione degli apparecchi da gioco in tutti i locali pubblici. «La normativa prevede che i pubblici esercizi, come i bar» afferma il sindaco Davide Bendinelli, «possano ospitare slot macchine senza configurare i pubblici esercizi alla stregua di vere e proprie sale gioco che hanno particolare autorizzazione della Questura. La licenza rilasciata per l’apertura di locali che ospitano tali giochi è quella per i pubblici esercizi, per le slot dal Comune e per le Vlt (videolottery) dalla Questura. Stiamo valutando come l’uso di slot nei locali possa essere regolamentato». Il piano del sindaco è la risposta all’interrogazione presentata da Anna Forese e Irene Moretti capogruppo del M5S. «A gennaio», spiega Moretti, «abbiamo presentato un’interrogazione sulla mancata emissione di ordinanza per la riduzione dell’orario di gioco per le videolottery, non avendo la nostra mozione approvata nel Consiglio dell’ottobre 2017 sortito effetti: quest’ordinanza non è mai stata emessa». Quindi si è rivolta al sindaco: «Discutendola disse che avrebbe verificato che non collidesse con eventuali diritti degli esercenti e si prestasse a ricorsi. Sono passati 6 mesi. Nel frattempo, a Garda, ha aperto un altro punto scommesse con apparecchi Vlt. Riteniamo urgente» emettere l’ ordinanza, per motivi di salute pubblici», hanno detto precisando di aver presentato il documento «perché contattati da famiglie disperate e da datori di lavoro di persone che hanno perso tutto al gioco». Quindi analizzano la situazione a Garda: «È seria. Secondo uno studio pubblicato da un gruppo editoriale la cifra spesa pro capite nelle giocate alle Vlt è addirittura di 2.345 euro annui Siamo tra i peggiori comuni della provincia!». Citano Bardolino: «Nel 2015 la cifra pro capite era di 1.087 euro, abbassatasi nel 2016 a 674 euro, mentre a Garda è cresciuta. Nel 2015 era di 1.743 euro e, nel 2016, è arrivata appunto a 2.345. Come mai si spende 3 volte di più che non nel comune accanto? Forse perché lì vige da tempo l’ordinanza?». Chiudono: «Chiediamo preveda la riduzione delle ore di gioco dalle 16 alle 24 in tutti i locali pubblici, quali sale slot e sale giochi vere e proprie, rivendite tabacchi, ricevitorie lotto, bar».

16.04.2018

Maria Castellano, Giorn. FreeLance 

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