Dopo il susseguirsi di colpi e di rapina ai danni di sale slot e sale scommesse a Parma, ad opera di un rapinatore che agiva col volto travisato ed armato, (più di dieci negli ultimi mesi) gli investigatori della Sezione Antirapine hanno così deciso di adottare la tecnica della “mazzetta civetta”, già impiegata nel contrasto al fenomeno delle rapine in banca.
I poliziotti, in intesa con i proprietari di una sala scommesse, hanno deciso di inserire alcune banconote, fotocopiate e custodite all’interno della cassa: casomai il rapinatore avesse colpito di nuovo si sarebbe portato via anche quelle banconote.
Domenica 11 febbraio mentre un dipendente stava uscendo dalla sala scommesse in questione, è stato avvicinato da un uomo armato e con il volto coperto che lo ha costretto a rientrare per farsi consegnare i soldi: il dipendente, dopo essere stato minacciato, è entrato ed ha consegnato 561 euro al rapinatore: tra questi c’erano anche i 300 euro ‘civetta’. La modalità della rapina è la stessa degli altri colpi: il rapinatore, quasi sempre solitario, si presentava armato di una pistola o di un grosso coltello e minacciava i dipendenti per farsi dare i soldi.
Le indagini svolte dagli investigatori della Sezione Antirapine della Squadra Mobile avevano permesso di concentrare le attenzioni su un gruppo di cittadini albanesi. Pertanto, appena appreso della rapina, hanno iniziato a scandagliare i luoghi solitamente frequentati da cittadini albanesi al fine di rintracciare i sospettati. E’ stato quindi arrestato un ventiquatrenne di Parma, indiziato di delitto per il reato di rapina pluriaggravata.
23/02/2018, la Redazione