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RIVAROLO. PUGNO DI FERRO DELL’ARMA NEL MIRINO BAR E SALE GIOCO

Cinque licenze di locali pubblici sospese in un mese. Ed altrettanti provvedimenti potrebbero essere eseguiti nei prossimi giorni. Per identica motivazione: troppi malavitosi tra i clienti abituali. L’ultima, in ordine di tempo, venerdì scorso è stata notificata da i carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile della Compagnia di Ivrea al titolare di una sala giochi sita in via Bicocca a Rivarolo. Il provvedimento prevede la sospensione della licenza per la durata di 15 giorni.

Provvedimento emesso dal Questore di Torino a seguito di diversi controlli svolti recentemente dagli stessi carabinieri nella stessa sala giochi gestita da imprenditori cinesi. E i detective dell’Arma stanno monitorando almeno cinque locali tra Chivasso e Alto Canavese abitualmente frequentati anche da pregiudicati con precedenti per rapine e da diversi soggetti affiliati alla ’ndrangheta.

Provvedimenti di sospensione provvisoria della licenza erano scattate per un bar, appena aperto, di Rivarolo e per due locali di Cuorgnè, il Bar Stella, che si affaccia sulla centralissima piazza d’Armi e il Bar della Stazione, sempre gestiti da famiglie di imprenditori cinesi, risultate comunque estranee ad ogni indagine. La stessa sospensione aveva riguardato anche un bar di Caselle Torinese.

Secondo le forze dell’ordine, infatti, «il ritrovo di soggetti pericolosi contribuisce all’incremento dei fenomeni delinquenziali nella zona». Facendo riferimento alla possibilità di adottare misure cautelari per «prevenire il ritrovo di soggetti potenzialmente pericolosi per l’ordine pubblico e garantire la sicurezza dei cittadini», il questore ha firmato tutte le sospensioni delle licenze.

All’interno dei locali oggetto dei provvedimenti sono stati identificati (e fotografati) uomini con precedenti penali, anche di un certo spessore. A Rivarolo poi la sala giochi era già stata alla ribalta delle cronache: poche settimane fa un cliente abituale, dopo aver perso centinaia di euro e pesantemente infastidito altri giocatori d’azzardo nella sala delle slot machine era stato allontanato dai buttafuori. Rientrò nel locale sfondando la vetrata con la sua auto. Fu denunciato. E davanti ai locali furono messi panettoni in cemento armato anti intrusione. Ma non sono bastati per fermare…i carabinieri.

04.04.2018, la Redazione

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